
iTIND on the Road è il titolo del corso, recentemente tenutosi a Genova, riguardante una nuova tecnica mininvasiva per il trattamento dei disturbi di media intensità dovuti all’ingrossamento della prostata (ipertrofia prostatica benigna) o a ipertrofia del collo della vescica che, anche nei giovani maschi determina spesso disturbi della minzione. iTIND – temporarily implanted nitinol device – prevede l’impianto di un dispositivo all’interno della prostata in grado di “rimodellare” la loggia prostatica e il collo vescicale, con l’obiettivo di guarire i disturbi minzionali dei pazienti. A illustrare la tecnica è il dott. Fabrizio Gallo, urologo dell’Ospedale San Paolo di Savona, diretto dal dott. Maurizio Schenone: “La procedura, della durata di pochi minuti, viene eseguita in anestesia locale assistita da un sedazione, cioè senza necessità di un’anestesia spinale o generale; non prevede il posizionamento di cateteri vescicali e permette una dimissione nella stessa giornata o il giorno successivo all’impianto. Il dispositivo, inserito mediante una semplice cistoscopia, viene poi rimosso dopo 7 giorni, con una rapido miglioramento dei sintomi urinari, senza compromettere la funzione eiaculatoria o erettiva dei pazienti e senza complicanze significative. Dati di Letteratura hanno dimostrato la stabilità di questi risultati oltre i 4 anni dall’impianto.”
Il posizionamento di ITIND – di proprietà di Olympus, e del costo di circa 2mila euro – è efficace nei pazienti con prostate di volume ridotto e sintomatologia lieve o moderata, mentre non è indicato nei soggetti con prostate voluminose e/o terzo lobo, sintomatologia severa di disturbi della minzione, quadri di ritenzione urinaria, infezione o catetere a permanenza. “Si tratta di una tecnica valida e promettente – afferma Gallo, con un’esperienza quasi annuale con la metodica – che dovrebbe essere inserita nel ventaglio di possibilità che oggi possiamo offrire ai nostri pazienti, cercando di guarire i loro disturbi nella maniera meno invasiva e più rapida possibile.”