Nuovi progressi nella ricerca scientifica sull’Ipertensione Polmonare, la grave condizione che interessa cuore e polmoni. Una recente pubblicazione scientifica su The Lancet ha specificato che l’Ipertensione Polmonare interessa l’1% della popolazione mondiale. Si stima quindi ci siano circa 600mila potenziali pazienti sia in Francia che in Italia. Alla forma idiopatica rara, cioè senza cause specifiche, che colpisce sia in Italia che in Francia 2.500 – 3.000 persone, si aggiungono quelle molto più diffuse, legate a circa cinquanta malattie cardiache e respiratorie. Non si tratta più, quindi, di una malattia rara dato che rappresenta una delle maggiori complicanze di oltre 50 malattie cardiache e respiratorie. La complessità nella diagnosi e trattamento dell’Ipertensione Polmonare, dalle esigenze di un numero di pazienti in costante crescita alle competenze sempre più specialistiche richieste agli opinion leader scientifici, hanno indotto alcuni dei maggiori esperti internazionali in materia a fondare una nuova Associazione mondiale, World Symposia on Pulmonary Hypertension Association.
“La nuova Associazione mondiale nasce con l’obiettivo di intensificare la ricerca scientifica e rendere disponibili in tutto il mondo i recenti molteplici progressi nella diagnosi e trattamento della condizione inviando i pazienti prima possibile ai Centri di eccellenza”, annuncia il prof. Nazzareno Galiè, responsabile del Centro di Ipertensione Polmonare del Policlinico S. Orsola, Università di Bologna. In particolare WSPH svolgerà un’attività di formazione continua anche attraverso l’erogazione di finanziamenti a studenti e ricercatori a titolo di borse di studio. L’Associazione, poi, si dedicherà alla divulgazione scientifica attraverso la raccolta di contributi volti all’organizzazione di eventi e conferenze di natura formativa in ambito medico ed in particolare in tema di Ipertensione Polmonare. Con la costituzione dell’Associazione World Symposia on Pulmonary Hypertension Association, le strutture dedicate all’Ipertensione Polmonare dell’Università di Bologna e di Parigi formalizzano la collaborazione ultraventennale con gli specialisti dell’Università della California e del Michigan.