Le immunoterapie usano il sistema immunitario per riconoscere e attaccare le cellule tumorali e possono essere più efficaci dei trattamenti tradizionali, ma i tassi di risposta sono spesso bassi e gli effetti collaterali possono essere gravi. GE Healthcare e VUMC analizzeranno e correleranno retrospettivamente la risposta al trattamento immunitario di migliaia di pazienti del VUMC affetti da cancro, con i loro dati demografici, genomici, tumorali, cellulari, proteomici e di imaging in forma anonima. Svilupperanno quindi app basate sull’intelligenza artificiale che attingano a questi dati per aiutare i medici a identificare il trattamento più adatto per ogni singolo paziente.
Contemporaneamente, verranno sviluppati nuovi traccianti per imaging con Pet, che insieme alle app aiuteranno i medici a stratificare i pazienti oncologici per gli studi clinici. Attualmente sono necessari in media 12 anni e quasi 2 miliardi di dollari per portare un farmaco sul mercato. In molti casi, i pazienti inappropriati vengono reclutati per partecipare a studi di immunoterapia, incorrendo in spese inutili e rallentando l’approvazione di nuove terapie. La speranza è che i traccianti PET verranno infine utilizzati anche per monitorare l’efficacia delle immunoterapie nella pratica quotidiana.
“L’immunoterapia offre un’enorme promessa ma, data l’attuale imprevedibilità delle reazioni di alcuni pazienti ai trattamenti, è anche associata a un aumento della morbilità e dei costi. Questa partnership offre l’opportunità di sfruttare i punti di forza di entrambe le nostre organizzazioni per personalizzare ulteriormente la cura del cancro creando nuovi strumenti che consentano ai medici di prevedere con maggiore precisione in che modo i pazienti risponderanno a una terapia specifica”, dichiara Jeff Balser, Presidente e CEO del Vanderbilt University Medical Center e Preside della Vanderbilt University School of Medicine. “GE Healthcare e Vanderbilt combineranno le loro capacità di analisi dei dati, genomica, imaging e analisi cellulare per aiutare a migliorare il processo decisionale clinico. Questa partnership è un ottimo esempio della crescente convergenza di strumenti, tecnologie e dati utilizzati dagli innovatori attivi nel campo della terapia e dagli operatori sanitari “, dichiara Kieran Murphy, Presidente e CEO di GE Healthcare.
Infine, la collaborazione vedrà GE Healthcare offrire le sue tecnologie digitali e di automazione al Vanderbilt-Ingram Cancer Center, la grande struttura per il trapianto di cellule staminali. Le tecnologie miglioreranno la produttività, l’efficienza e il costo delle operazioni di elaborazione del trapianto di cellule staminali automatizzando i processi, digitalizzando i flussi di lavoro, migliorando la capacità di trattamento e industrializzando le operazioni. Il primo prototipo dell’applicazione analitica sarà disponibile entro la fine del 2019 e la verifica di funzionamento del tracciante PET entro la fine del 2020.