Secondo alcuni ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, chi soffre di insonnia ha più rischio di andare incontro a ictus o a infarto. Per arrivare a queste conclusioni, gli studiosi hanno esaminato oltre 1,3milioni di soggetti che avevano preso parte a quattro grandi studi sul tema; in tutti i partecipanti sono stati esaminati le varianti genetiche legate all’insonnia, al fine di verificare se fossero collegate a un rischio più elevato di malattie cardiache. Dall’analisi dei dati si è evinto che queste varianti erano associate a probabilità significativamente più elevate di malattia coronarica, insufficienza cardiaca e ictus ischemico, ma non fibrillazione atriale. Lo studio è particolarmente importante e significativo per il rischio reale, in quanto la relazione che sussiste sembrerebbe proprio essere di tipo causa-effetto. Studi precedenti avevano infatti individuato un’associazione tra insonnia e aumentato rischio di sviluppare malattie cardiache e ictus, ma questi studi non erano stati in grado di determinare se l’insonnia fosse una causa o semplicemente fosse associata a questi problemi. “È importante identificare il motivo alla base dell’insonnia e trattarlo; d’altra parte il sonno è un comportamento che può essere modificato da nuove abitudini e gestione dello stress”, dichiara la prof.ssa Susanna Larsson, autrice principale dello studio. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Circulation.
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