
Secondo una articolo pubblicato su Pediatr Emerg Care, circa il 9% dei bambini esaminati per abuso sessuale hanno evidenziato esiti positivi a Neisseria gonorrhoeae e Chlamydia trachomatis in analisi eseguite a livello genitale e extra-genitale utilizzando test di amplificazione dell’acido nucleico (nucleic acid amplification testing, NAAT). Tuttavia, l’impiego di NAAT per le infezioni trasmesse per via sessuale in siti extra-genitali non è attualmente raccomandato negli adolescenti. L’abuso sessuale su minori è un fenomeno molto complesso che deve sempre coinvolgere l’area sociale, psicologica, legale e medica, per evitare di portare spesso a letture interpretative molto differenziate. Segni e sintomi psicologici, comportamentali e fisici devono essere quindi valutati da operatori con adeguata formazione e competenza tecnica. Poiché la valutazione fisica del bambino/a vittima di abuso sessuale è spesso normale, è fondamentale che il professionista che incontra il minore conosca sia la normalità sia i segni che possono essere riscontrati. Un approccio da subito adeguato con corretta stesura di una relazione può infatti evitare inutili, se non traumatiche, visite ulteriori.