
“Incontinenza. Codice degli appalti e qualità della vita” quale tutela dei diritti delle persone con disabilità. È questo il tema dibattuto a Palermo per capire quale opportunità reali oggi esistano per migliorare la vita dei pazienti, passando anche attraverso il nuovo codice delle gare di appalto. “Le Associazioni oggi si pongono in modo differente rispetto al passato. Non hanno più il solo scopo di essere portavoce dei pazienti e delle loro patologie, ma rivendicano un ruolo di protagoniste pienamente partecipi alle scelte socio-sanitarie delle Istituzioni, chiedendo il supporto di dirigenti responsabili e competenti”, afferma Francesco Diomede, Presidente FINCO (Federazione Italiana Incontinenti), Presidente della World Federation of Incontinent Patients e Vice-Presidente della F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia). Vige infatti il diritto dell’autodeterminazione del sistema, in ambito sociosanitario, assistenziale e culturale. Per quanto concerne la tutela dei diritti delle persone con disabilità, è doveroso evidenziare che non sempre le norme vengono rispettate, soprattutto per le fragilità di queste persone, per le quali, spesso è necessario far intervenire la Magistratura per applicare un diritto già sancito dalla legge. Talvolta, la convenzione ONU sulle persone con disabilità è ignorata. Il Ministero della Salute, sin dal 1991 ha attivato il “Nomenclatore Tariffario Protesico”, attuali LEA, con l’unico fine di tutelare le persone disabili, non di punirle con il conseguente decadimento delle prestazioni e dei servizi.
I PARTECIPANTI
Fra i presenti all’incontro, oltre ad alcuni pazienti che in qualità di testimonial hanno esposto proprie problematiche, anche Francesco Bof (SDA Bocconi di Milano); Francesco Diomede, Presidente FINCO (Federazione Italiana Incontinenti), Presidente della World Federation of Incontinent Patients e Vice-Presidente della F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia); Giuseppe Giardina (Presidente ANFASS Sicilia); Carlo Bargiggia, Presidente AIDOP Onlus (Associazione Italiana Disfunzioni Organi Pelvici) e già Responsabile dell’Unità di Pelviperineologia al Policlinico Universitario San Matteo di Pavia, chirurgo in esercizio presso “Casa di Cura Columbus” di Milano e il Centro “Med Surgery” di Pavia; Bartolo Sammartino, Presidente IEMEST (Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia).
I COSTI DELL’INCONTINENZA URINARIA
La prima voce di spesa del Nomenclatore, sono gli ausili di assorbenza, con un costo annuo di 362 milioni di Euro, e 71 milioni di Euro per i cateteri; a ciò vanno aggiunti i costi di personale Regione e ASP, spedizioni, margini della filiera distributiva e gli acquisti che il cittadino effettua a proprie spese.