Impotenza grave e protesi peniene. “È possibile l’impianto in anestesia locale?”

DOMANDA

“Da molti anni soffro di impotenza sessuale e recentemente mi hanno prospettato l’impianto di protesi peniena. Ho letto che recentemente ha impiantato una protesi tri-componente in anestesia locale. Mi potrebbe dare informazioni sulle protesi e dirmi se posso eseguire l’impianto in anestesia locale?”

 

 

RISPOSTA

A oggi, in commercio esistono protesi a volume fisso e protesi volume variabile, bi e tri-componenti. Solo queste ultime sono in grado di assicurare una completa detumescenza del pene allo stato di riposo e una ottima erezione prima del rapporto sessuale, azionando la pompetta situata nello scroto. Quelle di ultima generazione sono in grado di assicurare, oltre alla rigidità, anche una estensione in lunghezza del pene, di circa il 20%, a patto che la riabilitazione sessuale inizi qualche giorno dopo l’intervento. Nessuna protesi, per contro, è in grado di assicurare il rigonfiamento del glande, a meno che questo non avvenga spontaneamente durante la fase di eccitazione. La fase di eccitazione e anche l’eiaculazione sarà conservata, qualora questa sia presente prima dell’intervento di impianto di protesi.

L’anestesia ideale per l’impianto di una protesi tri-componente rimane sempre l’anestesia spinale. In casi particolari (patologie della colonna), oppure d’accordo con il chirurgo impiantologo, è possibile eseguire l’intervento anche in anestesia locale. I tempi dell’intervento si allungano di circa 30 minuti.