Una giovane paziente è stata sottoposta con pieno successo a un trattamento endovascolare mininvasivo per un aneurisma cerebrale. Si tratta di un intervento all’avanguardia nel trattamento della patologia neurovascolare, che contribuisce a prevenire emorragie cerebrali in molti casi fatali. “Siamo riusciti a ottenere un risultato straordinario con procedure mininvasive endovascolari, che ormai costituiscono circa l’80% dei trattamenti”, dichiara il dott. Pierluigi Maria Rinaldi, responsabile dell’Unità Complessa di Radiologia dell’Ospedale Mater Olbia.
L’intervento è stato eseguito dal dott. Matteo Cappucci, responsabile dell’Unità Operativa di Radiologia Interventistica, con l’aiuto del dott. Davide Coppolino, del dott. Claudio Cau e dell’équipe tecnico-infermieristica. “L’aneurisma è stato trattato con una tecnica innovativa, grazie all’utilizzo di una tecnologia di ultimissima generazione – uno stent a diversione di flusso con tecnologia X – che agisce sul trattamento dell’aneurisma favorendo la ricostruzione dell’arteria malata e riducendo il rischio di complicanze”, spiega Cappucci. “Questa tecnologia, utilizzata per la prima volta in Sardegna, è applicabile a moltissimi pazienti con questo tipo di patologia. È prevedibile che, in un prossimo futuro, questo tipo di dispositivi consentirà di ridurre la necessità di farmaci antiaggreganti per via sistemica, quali l’acido acetil salicilico, che presenta problematiche di somministrazione in caso di favismo, patologia diffusa in Sardegna.”