
L’elevata prevalenza di sovrappeso e obesità infantile costituisce un problema di sanità pubblica a livello mondiale. L’obesità rappresenta un importante fattore di rischio di malattie croniche e, se presente in età pediatrica, si associa a una più precoce insorgenza di patologie tipiche dell’età adulta. L’impatto dell’obesità e delle sue conseguenze in termini sociali giustifica la necessità di intraprendere interventi urgenti e incisivi per contrastare la diffusione del fenomeno. È necessario investire nella prevenzione, anche con il coinvolgimento attivo di settori della società esterni al sistema sanitario, sia istituzionali che della società civile, così come raccomandato dall’Unione Europea (UE) e dall’OMS attraverso strategie e Piani d’azione.
Tutte le Regioni sono inoltre impegnate nella realizzazione del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018 che, secondo l’approccio del Programma Guadagnare Salute, interviene attraverso strategie di popolazione in specifici “setting”. Particolarmente importante a tal fine è il raccordo tra salute e scuola cui compete un ruolo educativo molto rilevante anche nel supportare e stimolare comportamenti salutari a partire dall’infanzia, coinvolgendo le famiglie e l’intera comunità scolastica.
In particolare, per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, il PNP mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
* Aumento del 25% dei bambini in allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita);
* Incremento del 15% della prevalenza di bambini di 8-9 anni che consumano almeno 2 volte al giorno frutta e/o verdura;
* Riduzione del 30% della prevalenza di soggetti di 3 anni e più che non prestano attenzione alla quantità di sale e/o al consumo di cibi salati.