L’identikit del paziente ricoverato per Covid. Allerta dell’OMS per l’autunno

“Negli ospedali arrivano sempre più pazienti di età media elevata, circa 70anni: 2 su 10 non sono vaccinati mentre, tra i vaccinati, 2 su 3 hanno ricevuto l’ultima dose da più di 6 mesi e hanno dunque un titolo anticorpale più basso”, spiega Giovanni Migliore, presidente Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere Fiaso. “Questi numeri testimoniano ancora di più l’urgenza di provvedere alla somministrazione della quarta dose booster per gli over60.” Secondo l’Agenas, inoltre, in 24 ore la percentuale dei posti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid è scesa di 1 punto, tornando al 4%, mentre è stabile al 17% quella nei reparti di area non critica. Salgono però a 10 le Regioni oltre la soglia del 20%, con l’Umbria in testa con il 43%. Istituzioni ed esperti ribadiscono poi l’efficacia dei vaccini contro la malattia grave. Un nuovo studio condotto dall’Università di Washington, pubblicato su Science, afferma che la dose booster dei vaccini anti-Covid, nonostante questi siano basati su varianti non più in circolazione, difende in parte anche da Omicron, evitando le conseguenze più gravi dell’infezione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in guardia per i prossimi mesi, prevedendo per autunno e inverno “un aumento di infezioni, ricoveri e decessi” e consiglia di mettere in atto fin da subito misure per ridurre i rischi della diffusione del virus modificato.