Una “compagnia” di cui tutti fanno volentieri a meno, durante e dopo le malattie da raffreddamento: la tosse. Non c’è giorno di questi tempi che medici di famiglia e pronto soccorso degli ospedali non siano oberati di richieste di visite. Siamo infatti nel periodo in cui l’influenza è all’apice della sua epidemia e massima è la diffusione di virus e batteri respiratori, protagonisti di un inarrestabile ricircolo e rimbalzo tra bambini e adulti. Non ci sono allarmismi, rassicurano le autorità sanitarie: l’andamento complessivo delle malattie da raffreddamento non riserva né lascia prevedere sorprese. Forse i disturbi più frequenti e soprattutto più gravosi sono la spossatezza e la pressoché immancabile tosse, non sempre accompagnati da febbre, cui fanno seguito congestione e irritazione delle fosse nasali. Un aspetto, però, merita attenta considerazione: non soltanto in fase acuta, ma anche quando la malattia sembra ormai risolta, la tosse tende a essere presente. Dal punto di vista delle sue caratteristiche essa viene distinta in secca (o stizzosa), che esprime uno stato irritativo, più tipico delle forme post-infettive, e produttiva, che è caratterizzata invece dalla formazione di catarro, anche in notevoli quantità. Se si escludono le forme in qualche modo correlabili a problematiche allergiche, due sono i principali fattori responsabili della tosse per così dire post-infettiva. Innanzitutto va ricordato che molti virus, tra cui per l’appunto quelli influenzali e parainfluenzali, anche quando non irritano le mucose respiratorie, indeboliscono in ogni caso i meccanismi di difesa, spianando l’ingresso a altri agenti infettivi, in particolare batteri. In secondo luogo lo stile di vita odierno, improntato all’efficienza e alla produttività, induce spesso a sottovalutare i propri tempi di ripresa e a utilizzare i farmaci non tanto per alleviare e curare i sintomi, quanto per annientarli del tutto e trovare un pretesto illusorio per continuare eroicamente la vita ordinaria. Ecco allora che la tosse può diventare un fastidioso tributo da pagare a rate, in quanto in molti casi, complice ancora una volta un atteggiamento di superficialità, persiste o addirittura si cronicizza. Oltre alle medicine, quando necessarie, anche l’omeopatia si propone come un valido soccorso sia per la tosse che si presenta all’improvviso sia per quella che, in maniera più subdola, compare di tanto in tanto nel corso della giornata e rischia di arrecare disturbo al sonno.
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