Covid-19. “Ancora una minaccia per le persone fragili”

Pubblicata sul sito di Cittadinanzattiva la guida Covid, Long Covid e Fragilità: Teniamo Alta l’Attenzione!, realizzata all’interno del programma BE A.W.A.R.E. (Be Active Citizens for Widespread Awareness, Information and Education). Informare e accrescere la conoscenza e la consapevolezza della popolazione sui rischi di sviluppare forme severe di Covid-19, in particolare per le persone con fragilità o con specifiche condizioni di salute. Questo l’obiettivo della guida, disponibile anche in lingua Inglese, e contenente la lista dei 113 Ambulatori territoriali per il trattamento del long Covid, i riferimenti per la tutela, e informazioni aggiornate su: Fine Pandemia e “Nuova Normalità”; Il Long Covid; Il Punto sulla Vaccinazione Anti-Covid-19; L’Impatto della Malattia sui Pazienti Fragili; I Fattori di Rischio e la Profilassi; La Vaccinazione Anti-Covid-19 in Gravidanza, Allattamento e in Età Pediatrica.

“A questo programma, la Società Italiana di Pneumologia – Italian Respiratory Society SIP/IRS ha partecipato attivamente ai tavoli”, spiega il prof. Angelo Guido Corsico, direttore dell’UO Pneumologia Policlinico di San Matteo Università di Pavia. “Assieme a diversi esponenti della Comunità e delle Società scientifiche abbiamo messo a punto questo opuscolo per mantenere alta l’attenzione della cittadinanza e, soprattutto, delle persone fragili che sono ancora a rischio. Anche se oggi il panorama in acuzie e in post-Covid è profondamente cambiato rispetto al 2020, grazie alla vaccinazione di massa che è stata eseguita, tuttavia il virus […] è ancora presente. In soggetti affetti da patologie polmonari croniche (come BPCO, discrasia polmonare, enfisema, malattie polmonari interstiziali, embolia polmonare, asma grave, ipertensione polmonare, etc.) l’infezione può aggravare una situazione respiratoria e potenzialmente può lasciare degli strascichi dannosi.”

“Ora che gli ambulatori Covid sono stati chiusi e che l’attenzione è rivolta a recuperare il gap diagnostico accumulato, sarebbe opportuno destinare in anticipo risorse e medici pneumologi per presidiare la salute dei pazienti fragili, ed evitare che possano verificarsi nuove ma già vissute condizioni di emergenza sanitaria”, prosegue Corsico. “Le malattie respiratorie sono uno dei principali problemi sanitari mondiali e causano 1/6 di tutte le morti. In Italia, la salute respiratoria sta peggiorando, molto probabilmente per effetto dell’inquinamento atmosferico, con una crescita di asma, rinite allergica, infezioni respiratorie e broncopatie. Ma dopo la centralità riconosciuta […] durante la pandemia, la disciplina è scesa nella lista delle priorità. Il nuovo tariffario nazionale per le prestazioni ambulatoriali prevede infatti un drastico ribasso, anche del 30-40%, per le visite e gli esami pneumologici. Per esempio, un importante esame come l’emogasanalisi (prelievo di sangue arterioso che serve a misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue e che necessita di una siringa speciale) oggi è valutato 7 euro contro i 14 di prima. A fronte di questi tagli lineari – conclude – sarà sempre più difficile, anche per le Regioni, conciliare il bisogno di cura con gli obiettivi di bilancio.”