Il rischio di glaucoma aumenta in quei soggetti che soffrono di apnee notturne. In particolare, i pazienti che soffrono di apnee ostruttive durante il sonno, ovvero che sperimentano episodi ripetuti di pause del respiro mentre dormono, presentano un rischio di 10 volte maggiore di sviluppare il glaucoma. A sostenerlo è la Glaucoma Research Foundation americana e per gli studiosi il meccanismo sarebbe abbastanza semplice: la diminuzione dei livelli di ossigeno nel sangue e lo stress ossidativo che si verificano in occasione dell’apnea contribuirebbero infatti a danneggiare progressivamente il nervo ottico e in particolare le cellule ganglionari, la cui progressiva compromissione è responsabile dei tipici sintomi del glaucoma, come la perdita della periferica visione.
Le apnee del sonno sono un fenomeno che accomuna circa 12 milioni di italiani dai 40 anni in su, con una serie di sintomi che vanno dalla sonnolenza diurna, ai colpi di sonno, alla mancanza di concentrazione, con 12mila incidenti stradali riconducibili ogni anno a questa causa. Il rischio di ipertensione, infarto e ictus nei pazienti con OSA erano noti, mentre è più recente la scoperta che possano avere effetti negativi sulla pressione oculare, che può appunto precedere lo sviluppo di glaucoma. Gli studiosi della Glaucoma Research Foundation americana consigliano quindi che i soggetti con apnea diagnosticata si sottopongano a controlli per escludere eventuali segni di malattie oculari.