Giornata Mondiale Senza Tabacco 2024. “Bastano poche sigarette al giorno per danneggiare i denti”

In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, che ricorre il 31 maggio 2024, Straumann Group e il dott. Stefano Storelli, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, propongono un vademecum con informazioni utili a comprendere come il fumo agisca sulle diverse parti del nostro organismo.

GLI EFFETTI DEL FUMO SULLA SALUTE

Il primo fattore da tenere sempre a mente – ricordano – è anche poche quantità di fumo fanno danni: uno studio ha dimostrato che bastano poche sigarette al giorno per aumentare il rischio di morte per infarto e altre malattie. Gli esperti hanno quindi identificato e riassunto 5 aree in cui il fumo agisce negativamente, dalle meno gravi alle condizioni più serie, tra salute orale e salute generale dell’organismo:

  • “ESTETICA DEL SORRISO E ALITOSI. Il fumo di sigaretta provoca ingiallimento dei denti e macchie sulle gengive, difficili da eliminare anche con trattamenti sbiancanti: un disagio particolarmente rilevante per i giovani, più interessati alla sfera estetica. Inoltre, la secchezza causata dal fumo favorisce la formazione di placca e tartaro marrone, alterando il microbioma orale e causando alitosi, che può compromettere la vita sociale;
  • PATOLOGIA PARODONTALE. La patologia parodontale, che colpisce tra il 60 e il 70% della popolazione mondiale, è aggravata dal fumo, che aumenta i fattori infiammatori e riduce le difese immunitarie, accelerando la progressione della malattia. Questo problema è particolarmente significativo per i fumatori che utilizzano il tabacco come metodo per gestire lo stress, con conseguenti effetti negativi combinati;
  • IMPIANTI DENTALI. Il fumo compromette anche la riabilitazione orale post-chirurgica: i fumatori, infatti, sviluppano una guarigione delle ferite e un’accettazione di innesti ossei più complesse. Gli impianti dentali e le protesi fisse sono meno efficaci nei fumatori a causa della scarsa guarigione delle ferite e della difficoltà di accettazione degli innesti ossei. Importante, in questo contesto, che l’impianto utilizzato sia di altissima qualità a livello di materiali e superfici: infatti, devono essere costituiti da materiali e forme che consentono un’elevata lavabilità e una scarsa adesione della placca batterica. Inoltre, in caso di interventi di implantologia, i fumatori di lunga data dovrebbero cessare l’attività per riscontrare benefici nei trattamenti;
  • MALATTIE SISTEMICHE. Il fumo influisce negativamente anche su malattie sistemiche come diabete, malattie cardiovascolari e problemi in gravidanza, contravvenendo ai principi di longevità. È un cofattore nello sviluppo di varie patologie, tra cui il cancro della cervice uterina legato all’HPV, il cancro allo stomaco, leucemie e problemi respiratori;
  • CANCRO ORALE (E NON SOLO). Infine, il fumo è strettamente collegato al cancro orale, con un’incidenza di 7-8 casi ogni 100mila persone. Anche gola ed esofago possono essere colpiti, oltre a polmoni, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e sviluppo di alcune leucemie.”

ATTENZIONE A SIGARETTE ELETTRONICHE, SIGARI, PIPE E FUMO PASSIVO

Anche chi fuma sigarette elettroniche non è esente da problematiche: studi clinici – si ricorda ancora nel vademecum – hanno dimostrato che l’uso altera la flora batterica orale e può influire sull’insorgenza e la progressione della malattia parodontale, alterando anche le risposte dell’organismo ai trattamenti. Sigaro e pipa, inoltre, non sono da sottovalutare: trattenendo il fumo in bocca senza inalarlo, il rischio è di sviluppare infiammazioni a bocca, gola e trachea, fino ad arrivare ad un aumento delle possibilità di cancro nell’area otorinolaringoiatrica. In ultimo, anche il fumo passivo può danneggiare la salute: ad esempio, è stato rilevato che nei bambini aumenta lo sviluppo di carie.

SMETTERE DI FUMARE: I BENEFICI SUL CORPO

Smettere di fumare per poco tempo non ha effetti, mentre ha grandi vantaggi a partire da almeno 2 o 3 mesi, tempo in cui l’organismo inizia a riprendersi gradualmente, continua il documento. Si parte da una migliore salivazione nel giro di pochi mesi fino ad arrivare, negli anni, a miglioramenti a livello cardiaco, respiratorio e di ossigenazione del sangue. Non solo: uno studio ha dimostrato che i pazienti che hanno interrotto il fumo, dopo 5 anni hanno registrato anche una percentuale ridotta di manifestazione di tumori ai polmoni. I danni a livello parodontale non regrediscono invece solo smettendo di fumare, ma andrebbero curati tramite terapie personalizzate e ideate con il proprio Odontoiatra di fiducia.

Il fumo di sigaretta compromette la capacità dell’organismo di difendersi dalla placca, rendendo essenziale una maggiore attenzione all’igiene orale, spiegano gli esperti. Fondamentale dunque che i pazienti seguano regolarmente visite di igiene dentale e adottino abitudini di pulizia più rigide. Ad esempio, per una pulizia più efficace è consigliabile prevedere tecniche specifiche di igiene, come l’uso di scovolini e fili spugnosi, utili per rimuovere i residui di cibo, oltre a dentifrici e collutori contenenti disinfettanti, come il perossido di idrogeno, la clorexidina e il cetilpiridino, sempre in base al consiglio del proprio Odontoiatria. Anche prodotti per aumentare la salivazione e per la xerostomia (secchezza della bocca) possono essere particolarmente indicati, sempre secondo un principio di personalizzazione, consultare il proprio Dentista per individuare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze.