Briatore operato al cuore per un tumore benigno. Intervento mininvasivo ma in circolazione extracorporea

Mixoma. Questo il nome del tumore benigno che ha colpito il cuore di Flavio Briatore, e che gli è già stato asportato chirurgicamente. L’intervento, realizzato dal cardiochirurgo Francesco Maisano, è avvenuto il 19 marzo scorso, al San Raffaele di Milano. Spesso questa forma di tumore, che non causa metastasi in quanto benigno, è del tutto asintomatico; altre volte, comporta invece affanno, vertigini e sincope a causa dell’ingrossamento del tumore, insorgendo a livello del muscolo dell’atrio sinistro del cuore, può ostacolare l’emodinamica del cuore in diversi modi. Il ristagno a livello della porzione destra del cuore è per esempio responsabile dell’affanno; al contrario, la minore quantità di sangue che raggiunge il cervello può comportare vertigini e sincope. Nel caso di Briatore – come rilevato dal manager stesso in un video sui social – la scoperta del tumore è avvenuta grazie a un controllo di routine, evidenziando l’importanza della prevenzione. Benché eseguito mediante toracotomia endoscopica, e dunque con accesso mininvasivo, per l’intervento di asportazione del tumore dall’atrio, secondo quanto riferisce AdnKronos, è stato fatto ricorso alla circolazione extracorporea, al fine di consentire che la zone tumorali fossero libera dal sangue: mediante delle cannule, il sangue è stato deviato dall’atrio destro o dalle vene cave del cuore verso la macchina cuore-polmone che, una volta filtrato e ossigenato, lo restituisce al paziente a livello del tratto più distale dell’aorta ascendente.