Vaccinarsi è un diritto e il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione, in particolare quella antinfluenzale, è proprio quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre, fatte salve specifiche indicazioni. È lo stesso Ministero della Salute che raccomanda la vaccinazione, soprattutto nei soggetti di età pari o superiore ai 65 anni. Identikit e stato di salute dei nonni sono forniti dai dati Istat: gli over65 anni sono 13,6milioni ovvero circa il 22,6% della popolazione totale. In Italia ci sono 173 anziani (65+) ogni 100 giovani (0-14); nel 1951 erano 31. È evidente come il peso di tale fascia generazionale stia crescendo progressivamente in rapporto al resto della popolazione, creando nuove prospettive oltre che di carattere sociale, anche di carattere professionale ed economico.
I vaccini per influenza, pneumococco e fuoco di Sant’Antonio sono già stati accolti dai livelli essenziali di assistenza e rappresentano un diritto per ogni anziano. L’invecchiamento sano non può prescindere dalla prevenzione e dalle immunizzazioni. “L’Italia è un Paese che continua a invecchiare e i nonni sono una risorsa indispensabile, curare il loro stato di salute psico-fisico e sociale è di primaria importanza”, dichiara Michele Conversano, Presidente HappyAgeing – Alleanza per l’invecchiamento attivo, che in occasione della Festa dei nonni celebrata in questi giorni ha dedicato loro un’attenzione in più. “Attività fisica, alimentazione sana e prevenzione sono elementi importanti per una vita longeva e in salute. Ma a capirlo devono essere loro, i nonni che, proprio nella stagione dell’autunno, possono esercitare un diritto riconosciutogli dal Servizio Sanitario Nazionale: la vaccinazione. Come Alleanza per l’invecchiamento attivo ci teniamo ad aderire e reiterare il messaggio lanciato in occasione del Global Vaccination Summit 2019 e a tenere presente le ‘Dieci Azioni Verso la Vaccinazione per Tutti’.”