“Clementine contro la violenza sulle donne.” Asti Agricoltura consegna il ricavato al Centro di ascolto L’Orecchio di Venere

A ridosso della Festa della Donna del prossimo 08 marzo 2024, è stato consegnato presso la sede di Asti Agricoltura il ricavato della vendita benefica delle clementine, iniziativa della Confagricoltura di Asti dello scorso mese di novembre 2023. Le clementine sono ormai da anni il simbolo della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, che ricorre ogni 25 novembre, e sono state scelte nel maggio del 2013 da Confagricoltura Donna quale simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne, in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro. L’importo, di 1.000 euro, è stato devoluto anche quest’anno al Centro Antiviolenza di Asti L’Orecchio di Venere, gestito dalla Croce Rossa e presieduto da Elisa Chechile, che offre accoglienza e sostegno a donne vittime di qualsiasi tipo di violenza. “Una parte del ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di un televisore per una donna che era ospite con un programma di protezione presso il nostro Centro e di un tablet per la figlia 14enne, che a breve si ricongiungerà alla madre”, dichiara Chechile. “Un sentito grazie alla Confagricoltura di Asti per l’impegno profuso verso iniziative di questo genere, che ci permettono di rendere migliore la quotidianità delle persone che ci circondano.”

La Confagricoltura di Asti, in collaborazione con il Soriptimist di Asti, rappresentato dalla past president Cristina Trotta, è da 2 anni in prima linea nella partecipazione attiva all’iniziativa benefica a carattere nazionale di vendita delle clementine per sensibilizzare la collettività allo sradicamento di questo terribile fenomeno. “Da diversi anni Confagricoltura è impegnata a sottolineare che la violenza sulle donne è una piaga che va completamente e radicalmente eliminata”, afferma Gabriele Baldi, presidente di Asti Agricoltura. “Per fare questo è necessario un intervento da parte delle Istituzioni per tenere alti i riflettori sensibilizzando costantemente l’opinione pubblica in merito a questo dramma.”

“Si tratta di una piaga che va estirpata, e si raggiungono migliori risultati mettendo in campo molteplici attori: l’unione fa la forza, rafforzando anche e soprattutto la prevenzione sul piano educativo e culturale”, dichiara il direttore di Asti Agricoltura, Mariagrazia Baravalle. “Siamo felici e onorati di aver avuto la possibilità di offrire anche quest’anno il nostro contributo a questa iniziativa e siamo veramente soddisfatti della grande risposta da parte dei cittadini astigiani che ringraziamo per il prezioso contributo.”

“Il 25 novembre è un giorno importante, che non deve però rimanere un episodio rituale”, conclude Maria Pia Lottini, presidente della Consulta Femminile di Asti Agricoltura. “Sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata.”