
Da tempo riceviamo diverse e-mail in cui si chiede se lo stress possa essere associato a una diminuzione del desiderio sessuale. Ne scegliamo una per rispondere a tutte.
DOMANDA
“Ho 42 anni e da circa 6 mesi il mio desiderio è diminuito. Non solo, da circa 2 mesi anche le erezioni lasciano a desiderare in quanto sono stressato in ufficio sono diventato ansioso. Secondo mio moglie sono molto stressato, cosa posso fare?”
RISPOSTA
Certamente. La diminuzione del desiderio sessuale da stress esiste. In particolare, la diminuzione del desiderio sessuale può dipendere da una riduzione dei livelli dell’ormone maschile, il testosterone, o dall’ansia conseguente allo stress, che può verificarsi nei luoghi più disparati. Nel primo caso, la riduzione dell’ormone maschile, e in particolare del testosterone libero, può essere responsabile non solo della diminuzione del desiderio sessuale ma anche di ridotta resistenza allo sforzo, rallentamento psichico e osteoporosi. Più rare, ma non infrequenti, sono le alterazioni di altri ormoni, come innalzamenti della prolattina o diminuzione degli ormoni tiroidei, che possono diminuire il desiderio sessuale. In altri casi, invece, il timore, la paura di non riuscire a iniziare il rapporto per un deficit erettivo o a completarlo per l’eiaculazione precoce, aumenta fortemente lo stato ansioso che, dopo qualche tentativo sempre infruttuoso, porta addirittura a allontanare o evitare le occasioni che possono poi richiedere momenti di intimità. Spesso questi atteggiamenti vengono riferiti anche come una mancanza di desiderio sessuale per cui, a parte il dosaggio degli ormoni, non bisognerebbe escludere un eventuale aiuto psicologico. In ogni caso sarebbe utile un intervento anche con inibitori delle fosfodiesterasi 5. Recentemente, è stato messo in commercio il famoso cerotto dell’amore Rabestrom a base di sildenafil e al dosaggio di 25-50-75-100 mg, altamente efficace e con un rapido meccanismo di azione.