Tenuto conto della sua diffusione e dell’impatto che questa patologia ha sulla fertilità delle donne, dal 2014 è divenuta consuetudine intensificare nel mese di marzo gli sforzi e le iniziative per diffondere conoscenza e informazione sull’endometriosi. Considerata l’incidenza della patologia, lo scorso anno è stato istituito in Italia un Registro Nazionale dell’Endometriosi, finalizzato a quantificare correttamente il fenomeno e ad adottare dei piani di intervento più efficace. L’endometriosi è infatti una patologia femminile molto diffusa che colpisce circa 3 milioni di donne in Italia ed è presente – secondo uno studio europeo dell’ESHRE – in circa il 50% delle donne affette da sterilità. Il 5% delle donne che ricorrono alla PMA, hanno come unica indicazione di sterilità l’endometriosi. Inoltre, secondo uno studio condotto dal WERF, curare i sintomi associati all’endometriosi in Europa può costare fino a 12,5 miliardi di euro all’anno, dato calcolato su un costo medio in Europa per la cura di una paziente affetta da endometriosi. Si tratta di un peso economico per il Sistema Sanitario comparabile a quello delle altre malattie croniche, quali il diabete mellito.
ENDOMETRIOSI: DI CHE COSA SI TRATTA E QUALI SONO I SINTOMI
È una patologia caratterizzata dalla anomala presenza di tessuto endometriale all’esterno dell’utero, che causa uno stato di reazione infiammatoria cronica. L’endometrio è lo strato di tessuto mucoso che riveste la cavità interna dell’utero e per effetto dell’influenza di estrogeni e progesterone, secreti dalle ovaie durante il ciclo mestruale, l’endometrio si rinnova regolarmente e ciò garantisce la presenza costante di un ambiente adatto all’impianto di un embrione. Nella donna affetta da endometriosi, il tessuto endometriale si sviluppa anche laddove non dovrebbe esserci, ossia al di fuori dell’utero. In medicina, l’endometrio situato laddove non dovrebbe esserci prende il nome di endometrio ectopico o tessuto endometriale ectopico.
“I sintomi possono essere diversi”, spiega il dott. Mario Mignini Renzini, Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e Direttore Medico di Biogenesi centro di medicina della riproduzione integrato nello stesso reparto. “Si può accusare dolore pelvico cronico, dolore durante le mestruazioni (dismenorrea), dolore durante la defecazione (discheczia) e dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia). Mentre alcune donne affette da endometriosi sono colpite da uno o più sintomi tipici della malattia, in altri casi la presenza dell’endometriosi è asintomatica e la sua diagnosi è occasionale, durante l’esecuzione di interventi chirurgici pelvici per altre patologie o durante l’esecuzione di un taglio cesareo. In molti casi, le donne colpite da questa patologia lo scoprono solo quando incontrano qualche difficoltà ad avere un figlio e ricorrono ai trattamenti di PMA (procreazione medicalmente assistita). Possiamo, infatti, asserire che le donne affette da questa patologia sono molte di più di quelle che hanno ricevuto una diagnosi certa, in quanto, non presentando sintomi specifici, non sanno di soffrire di endometriosi.”