Secondo alcuni studiosi della Leiden University di Rotterdam gli estrogeni sembrano svolgere un ruolo anche nell’emicrania maschile. Le variazioni degli estrogeni e in particolare il calo degli estrogeni prima del ciclo mensile sono infatti considerate fattori scatenanti di emicranie nelle donne, ma il presente studio dimostra che gli estrogeni svolgono un ruolo anche nella fisiopatologia delle emicranie negli uomini. Il loro meccanismo d’azione è oggetto di speculazione: elevati livelli di estrogeni potrebbero incrementare la suscettibilità del cervello alla diffusione della depolarizzazione corticale, che viene considerata il meccanismo di base per l’aura delle emicranie e un fattore scatenante putativo per gli attacchi di emicrania.
Il ruolo del testosterone, comunque, è meno chiaro: i suoi livelli aumentano prima di un attacco, ma soltanto negli uomini con sintomi premonitori. È noto che i livelli di testosterone aumentino nelle circostanze stressanti e pertanto non è noto se quanto accade prima di un attacco di emicrania sia un cambiamento specifico di questa situazione oppure una risposta generica dell’organismo alla situazione stressante rappresentata dall’attacco imminente.
Lo studio tedesco, coordinato dal prof. Ron Van Oosterhout, è stato condotto su 17 uomini; tutti soggetti con emicrania, presentavano un incremento dei livelli di estradiolo e sintomi coerenti con un relativo deficit di androgeni, dal che si deduce che un elevato livello di estrogeni sembra rendere i soggetti maschili più suscettibili alle emicranie.
Sinora non era mai stato effettuato alcuno studio esteso sul ruolo degli ormoni sessuali negli uomini con emicrania. Il presente studio è dunque il primo a dimostrare che differenze o cambiamenti nei livelli di ormoni sessuali sono associati alle emicranie anche negli uomini, e non soltanto nelle donne.