
Non solo dolori alle ginocchia, contratture e distorsioni, spesso dovuti a una preparazione fisica insufficiente, o a uno sforzo troppo intenso o prolungato rispetto alle proprie caratteristiche, ma anche traumi meno noti, come quelli al pollice. Per ridurre il rischio di infortuni è essenziale prepararsi fisicamente in modo adeguato, ricorda Assosalute, Associazione Nazionale Farmaci di Automedicazione, parte di Federchimica: esercizi di rinforzo muscolare e stretching mirati, con particolare attenzione a ginocchia, quadricipiti e tendini, possono migliorare la resistenza alle sollecitazioni durante lo sci; chi pratica snowboard dovrebbe invece concentrarsi sul rafforzamento di muscoli e legamenti delle spalle, spesso più vulnerabili in questa disciplina. Anche una corretta tecnica, acquisita attraverso corsi o allenamenti, può fare la differenza, migliorando postura e movimenti.
GESTIONE PICCOLI INFORTUNI
In caso di piccoli incidenti, è importante agire tempestivamente per evitare complicazioni. Distorsioni, strappi e slogature possono essere trattati tenendo a riposo l’articolazione interessata, applicando ghiaccio e, nei casi i fastidi sono più intensi, utilizzando farmaci ad azione analgesica e antinfiammatoria applicati localmente o assunti per via orale. Lividi ed ecchimosi – ricorda ancora Assosalute – di solito si risolvono spontaneamente in pochi giorni ma, se particolarmente ampi in conseguenza di una brutta caduta, è possibile ricorrere a prodotti a base di sostanze protettrici dei capillari, che favoriscono il riassorbimento più rapido dell’ematoma. Per le escoriazioni e piccole ferite è invece fondamentale pulire la zona con acqua fredda e sapone, applicare un disinfettante non alcolico e proteggere con garze o cerotti medicati, che accelerano la guarigione. Tuttavia, se una ferita non guarisce e mostra segni di aumentato rossore, gonfiore o striature e dolore è opportuno consultare un Medico.
ATTENZIONE AL “POLLICE DELLO SCIATORE”
Durante una caduta – continua Assosalute – tenere il bastoncino stretto può provocare un movimento improvviso che “forza” il pollice, causando una dolorosa iperestensione o, nei casi più gravi, la lesione di Stener, una rottura completa del legamento. Il pollice, quindi, può subire traumi che causano dolore, gonfiore e difficoltà di presa. Nei casi meno gravi, il riposo e l’immobilizzazione con dispositivi specifici possono essere sufficienti, affiancati a farmaci ad azione antinfiammatoria da usare localmente. Tuttavia, in caso di lesioni complete del legamento, sarà necessario un intervento specialistico. È fondamentale distinguere tra una distrazione leggera e una distorsione più grave, per impostare il trattamento corretto ed evitare complicazioni a lungo termine, come la lassità legamentosa.
RAFFREDDAMENTO E IPOTERMIA
Le temperature rigide delle località montane possono rappresentare un rischio per la salute, specialmente per chi si dedica agli sport invernali senza una preparazione adeguata. Raffreddamenti, irritazioni cutanee, geloni e ipotermia sono tra i disturbi più comuni che possono colpire coloro che non adottano misure preventive efficaci. Per proteggersi dal freddo – ricorda ancora Assosalute – è fondamentale scegliere un abbigliamento termico e tecnico adeguato. Vestirsi a strati con tessuti traspiranti aiuta a mantenere la pelle asciutta, mentre copricapi e guanti isolanti riducono la dispersione di calore. Anche le calzature devono essere impermeabili e dotate di un buon isolamento termico per proteggere mani e piedi, aree particolarmente sensibili al freddo intenso.
Formicolii, pelle pallida e stanchezza estrema possono essere i primi sintomi di condizioni più gravi come il congelamento o l’ipotermia. Inoltre, il freddo intenso può causare disturbi specifici, come la cefalea da freddo, che si manifesta a seguito di bruschi cali termici, sia localizzati (ad esempio, consumando bevande ghiacciate) sia generalizzati, come l’esposizione prolungata a temperature vicine o inferiori allo zero. La pelle è una delle prime barriere contro il freddo e richiede una cura specifica, continua Assosalute. Creme idratanti e protettive contribuiscono a creare una barriera contro vento e basse temperature, mentre creme riscaldanti aiutano a mantenere il calore in aree particolarmente esposte, come mani e piedi. Per i sintomi più lievi legati al freddo, come raffreddore, tosse, mal di gola o mal di testa, farmaci da banco quali analgesici, decongestionanti nasali, antisettici del cavo orale e sciroppi antitussivi possono aiutare ad alleviare i fastidi, ricorda ancora Assosalute.
SAUNA E BAGNO TURCO
Il calore e l’umidità favoriscono il rilassamento muscolare, il rilascio di tossine e la riduzione delle tensioni accumulate durante le attività fisiche. Tuttavia, questi ambienti possono nascondere alcune insidie per la salute, avverte Assosalute. L’umidità elevata di saune e bagni turchi può infatti favorire la proliferazione di batteri e funghi, aumentando il rischio di disturbi cutanei, come il piede d’atleta, un’infezione fungina che provoca prurito, arrossamento e desquamazione della pelle, in particolare tra le dita dei piedi. Allo stesso modo, il contatto con superfici non correttamente igienizzate o il camminare scalzi può causare anche dermatiti irritative, che si manifestano con rossori, bruciore e piccole lesioni cutanee. Per prevenire questi problemi – continua Assosalute – è importante adottare alcune precauzioni semplici ma efficaci, quali: indossare le ciabatte per ridurre il rischio di contatto diretto con superfici potenzialmente contaminate; asciugare i piedi immediatamente dopo la doccia per prevenire irritazioni e infezioni, mantenendo la cute sana e protetta, specialmente tra le dita, dove l’umidità tende a rimanere più a lungo. I fastidi più comuni, come irritazioni cutanee o infezioni fungine, possono essere gestiti con farmaci da banco – ricorda Assosalute – come creme antimicotiche per contrastare le infezioni e pomate lenitive o idratanti per alleviare il prurito e favorire la rigenerazione della pelle.
Assosalute ricorda infine come sia fondamentale adottare misure preventive e trattare tempestivamente i piccoli disturbi per vivere la stagione invernale in sicurezza, con molti dei disagi legati al freddo e agli sport sulla neve che possono essere gestiti ricorrendo responsabilmente ai farmaci di automedicazione. In caso di disturbi gravi o sintomi persistenti, la raccomandazione è sempre di rivolgersi a un Medico per una valutazione adeguata e trattamenti mirati.