Dislessia e disgrafia trattate con la scrittura medievale

Il recupero di due arti antiche, quella della legatoria artigianale e quella della calligrafia, può avere anche un risvolto sociale. Lo dimostra l’attività dello Scriptorium Foroiuliense, Scuola Italiana Amanuensi di San Daniele del Friuli (UD), associazione votata all’insegnamento dell’arte calligrafica antica e dei mestieri del libro, che ha presentato a Montecitorio due progetti, Scriptura Terapeutica e Rescripta libera, volti rispettivamente alla ricerca sulla scrittura medievale come metodo terapeutico per le persone che soffrono di disgrafia e dislessia e al recupero e all’inserimento lavorativo dei detenuti.

SCRIPTURA TERAPEUTICA

In particolare, il progetto Scriptura Terapeutica mira all’elaborazione di un metodo riconosciuto e certificato per usare la scrittura medievale per attenuare disturbi quali disgrafia e la dislessia. “La scrittura medievale è fatta di linee discontinue e di piccoli segmenti più facili da memorizzare”, spiega Roberto Giurano, direttore dello Scriptorium Foroiuliense. “Per questo, nelle persone dislessiche o disgrafiche, migliora la connessione fra mente e movimento mano-braccio, rendendolo più fluido. Negli ultimi due anni abbiamo documentato tre casi di persone che, partecipando ai nostri corsi di calligrafia antica, hanno riscontrato dei benefici: da qui l’idea di elaborare, con un pool di medici, logopedisti, psicologi e maestri amanuensi e con il coinvolgimento di Enti Ospedalieri e Università, una ricerca che porti alla creazione di un metodo certificato, che sarà poi messo al servizio di tutti.”

Quattro gli step previsti: diagnosi di disgrafia o difficoltà grafico-motorie (da parte di scuole, logopedisti, psicologi); formazione di gruppi per età e valutazioni; elaborazione dei dati, brevetto del metodo e pubblicazione; diffusione e formazione. I destinatari saranno persone soggette a disturbi come disgrafia e dislessia, che parteciperanno a un corso di scrittura calligrafica medievale di 10 ore: già una ventina di persone sono state selezionate per cominciare le lezioni a ottobre, nella sede dello Scriptorium a San Daniele del Friuli.

RESCRIPTA LIBERA

Il secondo progetto, Rescripta Libera, nasce invece dall’accordo tra lo Scriptorium e il COSM, Consorzio Operativo Salute Mentale di Udine, che aderisce alla Lega delle Cooperative Sociali del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa è rivolta alla popolazione carceraria: l’obiettivo è di realizzare assieme ai detenuti un’attività imprenditoriale incentrata sulla produzione e commercializzazione di prodotti di legatoria artigianale e artistica, per offrire loro un’opportunità di riscatto, inclusione e qualificazione professionale.

Due le fasi previste, la prima di formazione alla legatoria dei partecipanti e la seconda di avvio operativo di un laboratorio e di un’attività di produzione e vendita dei libri artigianali. L’intento è di formare gruppi di 30 detenuti che parteciperanno a un corso di 250 ore. “Durante il percorso – spiega Giurano – i detenuti impareranno a realizzare a mano la carta, a scegliere i materiali per la copertina e a padroneggiare le varie tecniche di legatoria artigianale necessarie per realizzare il prodotto editoriale, che verrà poi commercializzato.”