Con 281 voti favorevoli e nessuno contrario, la Camera ha dato il via libera al Testo Unificato recante Disposizioni per la Prevenzione delle Discriminazioni e la Tutela dei Diritti delle Persone che Sono State Affette da Malattie Oncologiche. Il testo introduce misure volte ad assicurare che alla guarigione clinica della persona corrisponda la possibilità di esercitare i propri diritti in condizioni di eguaglianza rispetto al resto della popolazione, con particolare riferimento all’accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, nonché alle procedure di adozione di minori. Il provvedimento intende far fronte al fenomeno ricorrente per cui, nonostante l’avvenuta guarigione clinica, una consistente parte di persone guarite dal tumore sperimentano discriminazioni nell’esercizio dei propri diritti, in particolare con riferimento all’accesso a servizi finanziari, bancari e assicurativi, rimuovendo, ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione, gli ostacoli che limitano l’eguaglianza di questi soggetti la cui aspettativa di vita è aumentata, incluse le limitazioni all’accesso alle procedure di adozione di minori.
Il testo è diretto inoltre a recepire le istanze della Risoluzione del Parlamento Europeo del 16 febbraio 2022 nella Lotta Contro il Cancro – Verso una Strategia Globale e Coordinata 2020/2267(INI). Tale Risoluzione, nell’affermare che “le compagnie di assicurazione e le banche non dovrebbero considerare la storia clinica delle persone colpite da cancro”, chiede infatti che i Paesi membri modifichino la normativa interna garantendo che i sopravvissuti a patologie oncologiche non vengano discriminati rispetto al resto dei consumatori. In particolare, si richiede che “entro il 2025, al più tardi, tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo 10 anni dalla fine del trattamento e fino a 5 anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età.”
Secondo il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, si stima che nel 2020 in Italia vengano diagnosticati circa 3,6milioni casi di tumore: 1,9milioni femmine e 1,7milioni maschi, ovvero circa il 6% della popolazione italiana, con un aumento del +36% rispetto alle stime elaborate nel 2010. In base ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2022 le nuove diagnosi in Italia sono state 390.700 di cui 205mila uomini e 185.700 donne, in aumento rispetto al dato 2020.
“Con il voto unanime della Camera dei Deputati oggi si compie il primo passo per introdurre l’oblio oncologico anche in Italia”, commenta il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Un risultato che premia il lavoro compatto di tutte le forze politiche e l’impegno delle associazioni dei pazienti che, da anni, rivendicano questo diritto. Ho sostenuto con forza la necessità dell’oblio oncologico che rappresenta la soluzione per rimuovere ostacoli che generano forti disuguaglianze e incidono sulle prospettive di vita dei guariti dal cancro. Sono certo che anche al Senato si procederà con la stessa sensibilità e rapidità per arrivare all’approvazione definitiva della legge.”