
Il 50% dei diabetici adolescenti – uno su due – non rispetta la terapia antidiabetica. E questo succede sia nei casi in cui il diabete insorge nell’infanzia che in età prepuberale. A sostenerlo gli specialisti pediatri, riuniti a Napoli in occasione del congresso della SIP Società Italiana di Pediatria, nel corso di un simposio sul diabete dell’adolescente. “Questo comportamento determina un peggioramento del compenso metabolico, un fattore di rischio per episodi di ipoglicemia e chetoacidosi”, spiega Franco Cerutti, Presidente Siedp, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. “E questo è riconducibile non solo a fattori fisici come i cambiamenti ormonali, ma anche al minor coinvolgimento dei genitori nella gestione della malattia, alla minore adesione alle regole della terapia insulinica, e all’assunzione di atteggiamenti di sfida tipici dell’adolescenza.”
Per ovviare a questi problemi in Campania, ad esempio, al centro regionale G.Stoppoloni è nata già nel 2000 una chat-line dedicata agli adolescenti assistiti presso la struttura, con la possibilità di interagire con i medici; lo stesso servizio è poi approdato nel 2016 sulla piattaforma di messaggistica istantanea Telegram: con il progetto “L’Isola Pancreatica che non C’è”, i ragazzi si sono aperti, tanto che alcuni di loro si sono resi disponibili a spiegare il diabete ai coetanei nelle scuole.