Pubblicati su The Lancet i dati dei 2 studi clinici per aflibercept 8 mg, Pulsar, nella degenerazione maculare neovascolare (essudativa) correlata all’età (nAMD), e Photon, nell’edema maculare diabetico (DME), nel primo anno di trattamento (settimana 48). Entrambi gli studi hanno raggiunto l’endpoint primario in termini di acuità visiva (best corrected visual acuity BCVA) con aflibercept 8 mg somministrato ogni 12 o 16 settimane, rispetto ad aflibercept 2 mg, somministrato ogni 8 settimane, dopo le dosi mensili iniziali. “Negli studi clinici, aflibercept 8 mg ha dimostrato benefici significativi e clinicamente rilevanti, permettendo ai pazienti di ottenere un controllo duraturo della malattia”, dichiara il prof. Paolo Lanzetta, presidente del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Udine, componente del Comitato direttivo degli studi clinici. “Ciò significa che il farmaco è in grado di offrire guadagni visivi con intervalli di trattamento prolungati e un controllo dei fluidi rapido e mantenuto nel tempo, con un profilo di sicurezza paragonabile al farmaco di confronto aflibercept 2 mg.”
“La non aderenza ai trattamenti rimane una sfida importante per pazienti con malattie della retina, dovuta alla necessità di sottoporsi a frequenti iniezioni e visite presso gli Ambulatori oculistici. Aflibercept 8 mg ha la possibilità di ridurre il burden della malattia e del trattamento, prolungando gli intervalli tra le somministrazioni. Ciò può contribuire a migliorare la compliance e, in ultima analisi, a migliorare i risultati per i pazienti”, afferma la prof.ssa Sobha Sivaprasad, consulente oftalmologa del Moorfields Eye Hospital di Londra, componente del Comitato direttivo dello studio Photon. I risultati ottenuti dimostrano che aflibercept 8 mg consente di raggiungere il sustained disease control (SDC), per un controllo maggiore e più duraturo dell’attività della malattia rispetto ai trattamenti attuali, contribuendo a migliorare la qualità di vita dei pazienti e la pratica clinica dei Medici. Aflibercept 8 mg è sviluppato da Bayer e Regeneron, che ne detengono rispettivamente i diritti esclusivi per la commercializzazione al di fuori e all’interno degli Stati Uniti.