I danni del papilloma virus nell’uomo

Il papilloma virus umano (HPV) è spesso responsabile dello sviluppo di tumori anche nella popolazione maschile, e non solo di quella femminile a livello del collo dell’utero, localizzandosi a livello dell’orofaringe, dell’ano e soprattutto del pene. Le lesioni più frequenti sono il condiloma, o verruche genitali, e la neoplasia intraepiteliale del pene (PeIN). Responsabili delle neoformazioni sono il virus HPV di tipo 6 e 11 (circa il 96-100% dei casi) e l’incidenza di tale condizione è legata alla giovane età, generalmente inferiore ai 30 anni, e al numero di partner sessuali.

Per quanto riguarda il tumore al pene, è stata riscontrata una notevole differenza di incidenza tra le varie aree geografiche, con un tasso più basso negli Stati Uniti e più alto in Brasile, e nonostante sia sicuramente più raro del condiloma è certamente più pericoloso. Il tumore del pene riguarda soprattutto i maschi tra i 50 e i 70 anni ed è associato a un alto tasso di mortalità. Sono ancora pochi gli studi sul ruolo specifico e sulla distribuzione di ciascun tipo di HPV in PeIN; questi riguardano infatti solo HPV 16 e 18.

Obiettivo principale di un recente studio di Staci L. Sudenga et al. è stato esaminare l’evoluzione dell’infezione da HPV verso EGL confermata a livello istopatologico e stimare la quota di infezioni genitali da HPV che progredisce verso un condiloma o PeIN. Si è potuto, così, osservare che circa 1788 uomini sono risultati positivi al virus e, tra questi, 92 hanno sviluppato la patologia durante il follow-up: in 9 casi si è trattato di PeIN e in 86 di condiloma. In conclusione, lo studio evidenzia come EGL si possano sviluppare a seguito di un’infezione da HPV 6, 11 o 16, sottolineando la necessità di sviluppare anche per gli uomini una strategia di prevenzione.