
“I retrovirus umani endogeni sono elementi genetici presenti nel genoma umano. La loro attivazione è associata a varie malattie quali la sclerosi multipla, il cancro e il diabete tipo 1. Nel presente lavoro viene dimostrato per la prima volta nel COVID-19 una elevata espressione della proteina dell’involucro retrovirale (HERV-W ENV) che ha un ruolo importante nell’immunopatologia di questa malattia”, spiega il prof. Enrico Garaci, dell’Università San Raffaele Roma, emerito dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’IRCCS San Raffaele Roma, tra gli autori della pubblicazione Evidence of the Pathogenic HERV-W Envelope Expression in T Lymphocytes in Association with the Respiratory Outcome of COVID-19 Patiens.
“Viene così posto in evidenza che l’espressione della proteina (HERV-W ENV) è correlata con i marcatori dell’infiammazione e con la gravità della polmonite. Pertanto questa proteina potrebbe assumere un valore predittivo importante per comprendere il quadro prognostico della malattia e potrebbe rappresentare un potenziale bersaglio terapeutico. Infatti l’uso di un anticorpo contro questa proteina potrebbe essere in grado di disinnescare lo stato di iper-infiammazione che sta alla base della malattia. Ci sono pertanto le condizioni per poter pensare ad una sperimentazione clinica”, conclude Garaci. Lo studio è stato pubblicato su EBioMedicine.