Andreoni: “Serve un lockdown nazionale per raffreddare la circolazione del virus”

I più colpiti dalle varianti di SARS-CoV-2 sono i giovani, anche con manifestazioni gravi che portano al ricovero, molto più di quanto non accadesse nella prima ondata. Per questo, Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali SIMIT, propone una chiusura nazionale “propedeutica all’idea di avviare davvero una campagna vaccinale” che possa avvenire in condizioni diverse dalle attuali: “500-700 mila vaccinazioni al giorno bisogna farle in condizioni ideali e allora 2 settimane prima penserei di fare un lockdown nazionale”, spiega intervenendo ai microfoni del programma televisivo Agorà, in onda su Rai 3. “Le chiusure sono indispensabili per rallentare la corsa del virus e per permettere di tornare al tracciamento, di cui non si parla più.”