
I numeri dei contagi da coronavirus Sars-CoV-2 in Italia sarebbero sottostimati. È quanto lascia intendere Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. Infatti alla domanda su quanti siano davvero i contagiati, 63mila o più, Borrelli risponde che “il rapporto di 1 malato certificato ogni 10 non censiti è credibile. Mi sono posto anch’io il problema e ricevo molte mail che mi chiedono di fermarci”, spiega. “Possono essere dati imperfetti, ma dal primo giorno ho assicurato che avrei detto la verità, è un impegno che ho preso con il Paese. Se ora ci fermassimo ci accuserebbero di nascondere le cose. E poi eravamo in mano alle singole Regioni, ai numeri degli assessori alla Sanità. Nelle prime settimane è stato il caos. A fatica siamo riusciti a ricondurre i governatori alla ragione, adesso non possiamo fermare questo appuntamento nazionale.”
“I numeri restano alti: 63mila contagiati. Ma le misure di 2 settimane fa iniziano a sentirsi. Nelle prossime ore dovremmo vedere altri effetti, capiremo se davvero la curva della crescita si sta appiattendo”, conclude. Dello stesso parere sembra essere il prof. Massimo Galli, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano: “Temo che l’ipotesi di Borrelli – dichiara ad Agorà, Rai3 – possa essere molto vicino alla realtà, anche se non abbiamo dati sicuri per poterlo dire, ma i contagiati sono molti di più di quelli registrati ufficialmente”.