Cotignola (RA). “Tecnologia più avanzata d’Italia per la Radiochirurgia cerebrale stereotassica, senza alcun taglio”

Al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), Ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research accreditato con il Ssn, “il primo modello disponibile in Italia della più avanzata apparecchiatura Gamma Knife per la radiochirurgia stereotassica, il nuovo modello ESPRIT di Elekta, che – si legge in un comunicato della Struttura – grazie a un’eccezionale precisione consente di trattare anche la più piccola lesione intracranica escludendo selettivamente i tessuti sani circostanti, senza ricorrere, quando possibile, alla chirurgia aperta e con maggiore beneficio per il paziente, che ritorna alle normali attività in tempi più rapidi”.

“La Gamma Knife rappresenta una rivoluzione nel trattamento di patologie tumorali e vascolari che in passato erano considerate incurabili o che venivano affrontate chirurgicamente con rischi elevati ed esiti incerti”, dichiara il dott. Enrico Motti, coordinatore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia/Gamma Knife del Maria Cecilia Hospital. “La Neurochirurgia e la Microchirurgia hanno certamente ancora un ruolo insostituibile importantissimo, ogni qualvolta sia indispensabile rimuovere in tempi rapidi una massa in espansione in aree vitali o impedire un’emorragia imminente, ma quando possibile, ad ogni età, si evita la craniotomia eliminando non solo il trauma chirurgico, ma raggiungendo spesso maggiori percentuali d’efficacia rispetto all’approccio tradizionale e riducendo o eliminando molti limiti della microchirurgia oltre alle recidive tipiche della neurochirurgia.”

Il trattamento con Gamma Knife consente di intervenire su tumori cerebrali benigni e maligni, metastasi, malformazioni vascolari artero-venose, cavernomi, tumori oculari e patologie funzionali come nevralgia trigeminale e cefalea a grappolo. Grazie a un ventaglio di fasci radianti che assicurano una precisione millimetrica – spiega la Struttura – viene irradiato selettivamente il bersaglio intracranico (la porzione di tessuto malata) con un “effetto chirurgico”, preservando i tessuti sani del cervello. Dall’introduzione della prima Gamma Knife la strumentazione si è progressivamente arricchita di nuove funzionalità: il nuovo modello in uso presso Maria Cecilia Hospital è infatti dotato di una mini TC stereotassica Cone Beam, integrata con un sistema di imaging e di gestione del movimento involontario anche minimo del paziente che consentono verifiche di qualità e il monitoraggio della corretta posizione durante tutto il trattamento senza ripetuti trasferimenti in radiologia; di un software per la pianificazione di trattamenti personalizzati e di 192 fasci radianti a bassa intensità per colpire il bersaglio da trattare in maniera estremamente precisa. Un nuovo casco stereotassico molto leggero consente l’appoggio della testa senza ostacoli mentre la maschera termo-retraibile agevola i trattamenti che necessitano di diverse sessioni.

COME AVVIENE IL TRATTAMENTO CON GAMMA KNIFE

Di norma il trattamento richiede una singola seduta e si articola in 4 fasi: l’immobilizzazione della testa mediante casco stereotassico o maschera termo-retraibile; l’acquisizione spaziale del bersaglio in metodica d’immagine digitale (RM, TAC, PET) trasportata nel campo di trattamento; l’identificazione delle strutture anatomiche circostanti con la gerarchia della loro funzionalità ed importanza; l’approntamento di “un volume virtuale” che aderisce come una “calza” al bersaglio da “eliminare”, con irradiazione selettiva altrettanto sagomata. La seduta può durare da poche decine di minuti o 1-2 ore a seconda del volume e della forma della lesione, con ricovero il giorno precedente e dimissione il successivo, rispetto ai 4-7 giorni di degenza media dopo un intervento neurochirurgico, e il paziente può tornare subito alle proprie attività. I risultati del trattamento con Gamma Knife si verificheranno nel corso dei 3 anni successivi, con controlli periodici.