Coronavirus, situazione grave e preoccupante. Brusaferro: “Basta attegiamenti superficiali”

In barba a coloro che durante le varie comparsate televisive volevano rassicurare sostenendo che si trattasse di una semplice influenza – e tra questi anche qualche infettivologo – il coronavirus SARS-CoV-2 continua ad avanzare, e a far paura. Più che i contagiati (5.061 ovvero 1.145 più di ieri) e i decessi (233), è il monito del direttore dell’ISS, Silvio Brusaferro: “Basta atteggiamenti superficiali”. Dal lato delle Istituzioni arriva un nuovo decreto che dichiara tutta la Lombardia “zona rossa” e estende la stessa a quasi tutto il nord del Paese, dall’8 marzo al 3 Aprile: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Nel resto d’Italia confermata la chiusura delle scuole fino al 15 marzo. Insomma, a tutto questo si aggiunge la crisi sanitaria, definita preoccupante e al collasso, proprio per la mancanza di posti in rianimazione a cui, per la verità si sta cercando di porre rimedio con l’acquisto di 5mila nuovi respiratori, il reperimento di locali e l’assunzione di 20mila persone tra medici e infermieri.

E un’ultima raccomandazione per gli anziani arriva sempre dal direttore dell’ISS: “Gli anziani, se devono muoversi, evitino luoghi affollati e soprattutto non si rechino in sale di attese di studi medici, pronto soccorso o altri luoghi dove avvengono contatti stretti”, sottolinea Silvio Brusaferro. “In chi ha dispnea e febbre, specie se in età avanzata, chiami il proprio medico e chieda assistenza.”