Contrasto alla violenza di genere. “Salgono a 11 le ‘case rifugio’ in Liguria”

Salgono a 11 le case rifugio accreditate della Regione Liguria per le donne vittime di violenza, per un totale complessivo di 64 posti letto. Dopo l’apertura, a luglio 2023 della decima struttura, in questi giorni è stata infatti accreditata la nuova casa rifugio Mimosa, con una capienza di 11 posti letto. Le case rifugio sono strutture dedicate a indirizzo riservato o segreto che ospitano a titolo gratuito le donne e i loro figli minori che si trovano in situazioni di violenza e che necessitano di allontanarsi per questioni di sicurezza dalla propria abitazione. Tali strutture si avvalgono di personale femminile adeguatamente formato e specializzato sul tema della violenza di genere e si raccordano con i Centri antiviolenza e i servizi territoriali per garantire il supporto necessario.

“Regione Liguria è in prima linea su questo tema così importante, purtroppo sempre di drammatica attualità. Il contrasto alla violenza di genere è una priorità che affrontiamo con impegni concreti e investimenti: non solo con il sostegno alle strutture antiviolenza dedicate alle vittime, ma anche promuovendo la realizzazione di centri per il trattamento degli uomini autori di violenza”, dichiara il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Il nostro impegno ovviamente non si ferma alla doverosa e necessaria azione di sensibilizzazione sul tema in occasione della Giornata Internazionale del 25 novembre, ma va avanti 365 giorni all’anno per accrescere la consapevolezza sul tema e promuovere un cambiamento che sia innanzitutto culturale e di approccio. Per questo Regione Liguria promuove attività di prevenzione a livello scolastico per diffondere, proprio a partire dalle nuove generazioni, il rifiuto di ogni forma di violenza di genere.”

“Regione Liguria conferma e rinnova il suo impegno a tutela delle donne, dando seguito con i fatti a quanto annunciato in occasione del 25 novembre”, afferma l’assessore alle Pari Opportunità, Simona Ferro. “Le case rifugio sono un presidio importantissimo per tante donne che si trovano in una situazione di pericolo. Sappiamo bene che in una società giusta ed equa, in cui realmente ci sia la parità di genere, questo tipo di situazioni non dovrebbero nemmeno esistere: per questo motivo vogliamo investire sempre di più sulla prevenzione e sull’educazione, attraverso finanziamenti ai centri antiviolenza e progetti nelle scuole. Dall’altra parte, però, non possiamo ignorare i numeri in crescita di questo drammatico fenomeno e voltare le spalle alle troppe donne che subiscono, ogni giorno, la violenza di genere in tutte le sue forme. Da qui la necessità di aumentare la presenza sul territorio delle case rifugio e aumentare i fondi ad esse dedicati.”