Congresso Mitral Accademy 2024. Terapia transcatetere mininvasiva per il trattamento delle valvulopatie

Si è concluso il Minimally Invasive and Catheter Solutions MICS 2024, congresso biennale ideato e organizzato da Mitral Academy che riunisce esperti internazionali nel trattamento delle patologie cardiache valvolari per condividere le più recenti innovazioni in merito alla diagnosi e al trattamento di questa patologia che, secondo i dati Istat, interessa il 12,5% della popolazione over65 e che, per via del progressivo invecchiamento della popolazione, si stima possa raggiungere il 33% nel 2040. L’evento, aperto con i saluti anche del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha visto la partecipazione di oltre 450 Cardiochirurghi, Emodinamisti, Cardiologi interventisti, Anestesisti e non solo, con l’obiettivo di scattare una fotografia dello stato dell’arte della Chirurgia valvolare, condividere esperienze e aggiornamenti sulle più innovative e performanti tecniche interventistiche sempre più improntate alla mininvasività e tracciare le nuove linee guida nell’ambito della cardiochirurgia valvolare.

4 le sessioni tematiche: Valvola Aortica; Valvola Tricuspide; Fibrillazione Atriale; Valvola Mitralica, per un totale di 44 interventi realizzati anche con il contributo delle più importanti Società scientifiche di Cardiologia, Emodinamica e Cardiochirurgia. Tra i relatori e moderatori dell’evento, anche i presidenti: della Società Italiana di Cardiologia Interventistica GISE, Francesco Saia; della Società Italiana di Cardiologia, Pasquale Perrone Filardi; della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca, Alessandro Parolari, e il presidente designato ANMCO, Massimo Grimaldi. Molti gli approfondimenti dedicati all’imaging, alla Chirurgia mininvasiva e transcatetere delle valvole, al trattamento chirurgico e non della fibrillazione atriale, alle tecnologie d’avanguardia a supporto dell’attività dell’heart team ma anche alla difesa della professione.

Tra gli ospiti internazionali: Tirone David, “padre” della tecnica di ricostruzione della radice aortica con conservazione della valvola che porta infatti il suo nome, Mani A. Vannan, Gilles Dreyfus e Richard Whitlock. Ribadito anche l’orientamento tracciato per le nuove linee guida in ambito della Chirurgia valvolare e per i futuri trattamenti delle valvulopatie, in un’ottica di maggiore interdisciplinarietà nell’approccio al paziente, migliore collaborazione tra professionisti dell’heart team e di “ultramininvasività” a beneficio del paziente, concetto ripreso anche da Ettore Sansavini, presidente GVM Care & Research, Gruppo Ospedaliero Italiano, che nel proprio intervento ha sottolineato l’importanza “di una più stretta integrazione delle competenze tra Cardiologi interventisti e Cardiochirurghi, che devono essere sempre più trasversali”.

Secondo i dati più recenti, in Italia nel 2023 sono stati effettuati oltre 35mila interventi di valvuloplastica o sostituzione della valvola, con un significativo aumento delle procedure sulle valvole cardiache rispetto agli anni precedenti. “La valvulopatia mitralica è una patologia che interessa un’ampia fetta della popolazione over65; l’incidenza in questa fascia d’età è di circa il 12,5%, e potrebbe raggiungere il 33% nel 2040 a causa dell’invecchiamento della popolazione (dati Istat), ma la diagnosi è troppo spesso tardiva”, dichiara il prof. Giuseppe Speziale, presidente MICS e Mitral Academy. “Fortunatamente oggi possiamo contare su tecnologie all’avanguardia che consentono diagnosi precoci e precise e su tecniche chirurgiche mininvasive che puntano alla riparazione più che alla sostituzione. Oggi siamo in grado di intervenire efficacemente con impatto mininvasivo su pazienti sino a qualche tempo fa considerati inoperabili, offrendo loro una qualità di vita decisamente migliore, ma si è arrivati a questo risultato clinico dopo anni di ricerche, esperienze e training. Fondamentale resta il costante monitoraggio delle novità del settore, la condivisione dei risultati e delle conoscenze acquisite, oltre allo sforzo organizzativo per lo sviluppo di centri ad alto volume. Quando, diversi anni fa, abbiamo inaugurato questi appuntamenti biennali eravamo pochi cardiochirurghi appassionati del funzionamento delle valvole cardiache e in particolare della mitrale, che amavano incontrarsi e confrontarsi sulle proprie esperienze, scoperte, abilità”, continua Speziale. “Con il tempo abbiamo dato vita a un conclave di Cardiochirurgia, Cardiologia ed Emodinamica, Imaging che quest’anno si è arricchito di temi nuovi, come la Genetica, che sembra affacciarsi anche in questo ambito soprattutto nella prevenzione. Il MICS è diventato ormai il momento in cui presentare risultati di ricerche e studi clinici e inoltre provare a delineare il futuro del trattamento mininvasivo delle patologie valvolari. Il prossimo appuntamento – conclude – sarà tra 2 anni, nella splendida cornice di Napoli.”