Colite ulcerosa, la cura arriva dai batteri trapiantati

La colite ulcerosa è una malattia intestinale caratterizzata da infiammazione cronica delle pareti dell’intestino e vede tra i sintomi più comuni dolori addominali e la diarrea, e spesso anche la perdita di sangue con le feci. È di pochi giorni addietro l’annuncio da parte di alcuni ricercatori  dell’Università di Adelaide, South Australian Health and Medical Research Institute (SAHMRI), e altre istituzioni australiane, che l’insieme dei batteri intestinali, estratti e purificati da feci di individui sani, sarebbe efficace nella cura della colite ulcerosa. I ricercatori hanno condotto uno studio su 72 pazienti con colite ulcerosa suddivisi in due gruppi: a un primo gruppo è stato trapiantato il microbiota di donatori sani (gruppo di intervento); all’altro (gruppo placebo) il proprio microbiota, senza che nessun paziente sapesse quale terapia avrebbe ricevuto. È emerso che il 32% dei pazienti del gruppo trapianti con batteri di donatori sani è andato in remissione di malattia, rispetto al solo 9% dei soggetti appartenenti al gruppo placebo.

L’impegno dei ricercatori è quello di riuscire a sviluppare “pillole di microbiota” da somministrare per bocca in sostituzione del trapianto che in questo studio è avvenuto per via endoscopica (colonscopia). Il trapianto di microbiota è già oggi in uso clinico contro le diarree croniche di origine batterica (da Clostridium): si effettua purificando il pool di batteri intestinali dalle feci di donatori sani e trapiantandolo nell’intestino del paziente. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista JAMA.