DOMANDA
“Da anni soffro di cistite che già da tempo si è cronicizzata. Da qualche mese ho consultato urologi e ginecologi. Avete informazioni sui benefici della sostanza D-mannosio? Dicono che aiuti nella cura della cistite.”
RISPOSTA
Il D-mannosio è uno zucchero semplice (monosaccaride) estratto dalla foglie di aloe, che sembrerebbe possedere qualità medicamentose. Alcuni anni addietro, è stato sperimentato nell’infezione da HIV in laboratorio, e non direttamente sull’uomo (Molecular Biotherapy, 1991). In Urologia viene consigliato nelle cistiti croniche come adiuvante della terapia antibiotica. Il suo meccanismo di azione è semplice: eliminato in gran parte con la minzione, lungo le vie urinarie il D-mannosio lega i germi, in particolare l’Escherichia coli, eliminandoli con le stesse urine. Spesso il effetto è comparato a quello del mirtillo rosso. Tuttavia, in chi soffre di cistiti ricorrenti, più che affidarsi a prodotti che possono alleviare l’infezione o i disturbi minzionali bisogna, prima di tutto, escludere le patologie in grado di causare le cistiti ricorrenti (ristagno urinario, reflusso vescico-ureterale delle urine, disturbi della dinamica minzionale, stenosi uretrali, infiammazioni genitali esterni, etc.) e contemporaneamente eseguire indagini colturali specifiche come, per esempio, le infezioni da bacillo di Koch o da bilarziosi, specialmente in chi ha viaggiato in Africa o ha contatti con soggetti trapiantati.