Leqembi (lecanemab) contro il deterioramento cognitivo. “Terapia in grado di modificare la storia naturale dell’Alzheimer

Il Comitato per i Medicinali ad Uso Umano CHMP dell’Ema ha raccomandato la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio a leqembi (lecanemab) per il trattamento del deterioramento cognitivo lieve (problemi di memoria e di pensiero) o della demenza lieve dovuta al morbo di Alzheimer precoce in pazienti che abbiano solo 1 o nessuna copia di ApoE4, forma del gene per la proteina apolipoproteina E. “Questo è sicuramente un momento molto importante, perché per la prima volta in questa patologia riusciamo a passare dall’approccio sintomatico della terapia a quello di una terapia in grado di modificare la storia naturale di malattia nelle persone affette da Alzheimer in stadio precoce”, dichiara il prof. Marco Bozzali, presidente dell’Associazione Demenze SIN-DEM. “Stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione culturale nella gestione della malattia di Alzheimer. Tra l’altro, lecanemab è già disponibile negli Stati Uniti e in molti altri Paesi e il parere positivo del CHMP di Ema mette finalmente anche i pazienti Europei sullo stesso piano di quelli di altri Paesi occidentali con i quali interloquiamo quotidianamente in termini di avanzamenti clinici e di ricerca. Oggi si aprono quindi le porte ad un mondo nuovo nella gestione della malattia di Alzheimer e, probabilmente, di tutta una serie di malattie neurodegenerative.”