Celiachia, diagnosi anche senza biopsia

Anche se asintomatici o con pochi sintomi, la diagnosi di celiachia nei bambini potrà essere più semplice. È quanto sostenuto nelle nuove linee guida europee prodotte di recente dalla Società europea di Gastroenterologia Pediatrica e presentate in occasione del Congresso della Società Italiana di Pediatria. “Si tratta di un unicum che riguarda solo i bambini europei: le nostre linee guida, infatti, si discostano da quelle nord-americane”, spiega Riccardo Troncone, professore di Pediatria alla Federico II di Napoli e presidente della Società Internazionale per lo Studio della Celiachia.

Per accedere alla diagnosi senza biopsia non è più necessario fare il test per la tipizzazione HLA, ovvero un’indagine attraverso la quale valutare la suscettibilità di un individuo di sviluppare la malattia sulla base della presenza o meno di fattori di rischio. Questi i requisiti per procedere alla diagnosi senza biopsia: “Devono essere soddisfatte 2 condizioni”, spiega Troncone all’AGI:

  • Un’analisi sierologica che evidenzi la presenza di valori molto elevati di anticorpi specifici per la celiachia, ovvero gli anticorpi antitransglutaminasi;
  • La conferma della positività, sempre nel sangue, degli anticorpi antiendomisio.

“Se un soggetto ha un livello molto elevato di questi anticorpi, si può considerare la possibilità di una diagnosi senza biopsia. Questa decisione di procedere senza biopsia deve essere però ben spiegata ai genitori e presa in accordo con la famiglia, illustrando ai genitori che questa è una diagnosi delicata, implicando una dieta per tutta la vita del bambino”, sottolinea Troncone. In Italia i celiaci diagnosticati sono circa 225mila; di questi, circa 52mila rientrano nella fascia di età 6 mesi – 17 anni. Tuttavia, si stima che in realtà siano il triplo, a causa dei molti pazienti non diagnosticati. Si calcola infatti che i celiaci siano l’1% della popolazione generale, ovvero più di 600mila.