Ceglie Messapica. Progetto di ricerca sulla musicoterapia per migliorare, mantenere o recuperare funzioni cognitive ed emozionali

La musica per migliorare, mantenere o recuperare le funzioni cognitive, emozionali e sociali e per rallentare la progressione di determinate malattie. Se ne è discusso a Ceglie Messapica, presso il Centro di Riabilitazione ad Alta Specialità della ASL di Brindisi Fondazione San Raffaele nel corso del convegno Teorie, Tecniche e Ricerca in Musicoterapia, patrocinato da Regione Puglia, Azienda Sanitaria Locale e Comune di Ceglie. L’iniziativa, “innovativa e di lodevole importanza per il territorio” – come sottolineano in apertura il governatore della Regione, Michele Emiliano, e l’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, intervenuti in collegamento – è stata l’occasione per presentare un progetto scientifico che vede come direttori d’orchestra insieme alla ASL di competenza, il Dipartimento di Ricerca del Gruppo San Raffaele e il Conservatorio Tito Schipa di Lecce, sezione Ceglie Messapica.

“La musica è un linguaggio universale che viene prima e dopo le parole. Utilizzarla quindi come strumento per la cura e la prevenzione di tante patologie ha sicuramente un potere eccezionale che va al di là di quelle che sono le potenzialità umane”, dichiara Maurizio De Nuccio, direttore generale dell’Azienda Sanitaria brindisina. “Qualcosa di divino, di magico. Basti pensare proprio al significato, all’etimologia della parola musica: dal greco μουσική (mousiké), l’arte delle muse, le nove figlie di Zeus, ciascuna portatrice di un’arte tramandata agli esseri umani per colmare la nostra quotidianità. Come ASL supporteremo pertanto questo progetto con grande entusiasmo, confrontandoci anche personalmente con musicisti e medici sul decorso e i risultati.”

“La percezione e l’elaborazione della musica da parte del cervello e, in generale, le correlazioni neurali con essa rappresentano un campo di ricerca di grande interesse e importanza nell’ambito delle scienze cognitive, come dimostrano le pubblicazioni specializzate dedicate all’argomento uscite a partire dai primi anni del XXI Secolo”, afferma il prof. Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele di Roma. La musicoterapia, a supporto delle terapie cliniche tradizionali, si rivela particolarmente utile nel caso di pazienti affetti da disturbi motori o da demenza e di bambini con capacità speciali dal momento che attiva diverse regioni del cervello: “Quando si fa o si ascolta musica si mettono in azione regioni del cervello coinvolte nelle emozioni, nella conoscenza e nel movimento. Ciò favorisce la neuro-plasticità, compensando così i deficit delle regioni cerebrali danneggiate”, afferma Rossini. “Da un punto di vista cognitivo, gli effetti della musicoterapia sembrano avere specifici effetti protettivi sulla memoria autobiografica, episodica e sulla influenza verbale (l’abilità di trovare i termini e le parole giuste per esprimersi). L’efficacia maggiore, però, è stata riscontrata soprattutto sui sintomi comportamentali, nella cui gestione la musicoterapia raggiunge la sua massima applicazione. Risultati promettenti sono stati osservati contro la depressione, l’agitazione, l’aggressività, l’irritabilità e l’apatia.”

Ad articolare il progetto, Giuseppe Spedicati, vice direttore del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, che ne ha ribadito anzitutto l’obiettivo: “Non solo […] migliorare la qualità della vita dei partecipanti ma anche contribuire alla ricerca nel campo della salute neurologica e fisica agendo sulla stimolazione cognitiva e sulla psicomotricità dei pazienti in riabilitazione, unendo la potenza della musica all’innovazione scientifica e di poter erogare in futuro, in collaborazione con il San Raffaele, anche un percorso di studi per musicoterapeuti”. Sono intervenuti inoltre: Angelo Palmisano, sindaco di Ceglie Messapica; Amalia Allocca, direttore medico aziendale Gruppo San Raffaele; Angelo Puzzovio, presidente del Conservatorio Tito Schipa Lecce; Corrado Nicola De Bernart, direttore del Conservatorio Tito Schipa Lecce; Giovanni Pellegrini, fiduciario sez. staccata Ceglie Messapica; Stefano Cappa, ordinario di Neurologia, Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia; Lorenzo Fico, conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, esperto ANVUR; Annamaria Maggese, direttore conservatorio Girolamo Frescobaldi Ferrara.

Destinatari dell’iniziativa – che avrà inizio nel mese di marzo 2024 e prevederà laboratori dedicati – saranno adulti, ragazzi e bambini con malattie neurologiche, lesioni spinali, malattie cerebrovascolari, problemi di linguaggio, psicomotori, sensoriali, autismo. Per ognuno sarà previsto un percorso personalizzato che consideri le specifiche esigenze di ciascun paziente.