Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta sperimenta per prima nel nostro Paese la pratica meditativa mindfulness in ospedale per affrontare alcuni tipi di mal di testa. Ne parla, in occasione della settimana dedicata alle cefalee, 9-15 maggio, la dott.ssa Licia Grazzi, responsabile del Centro Cefalee che sta verificando, con risultati molto positivi, l’utilità della mindfulness su adulti e adolescenti affetti da emicrania cronica, algie facciali atipiche, emicrania senz’aura ad alta frequenza e cefalee di tipo tensivo. Diversi gli studi attualmente in corso presso l’Istituto; i primi risultati sono in fase di pubblicazione e dimostrerebbero gli effettivi positivi su diverse categorie di pazienti. L’interesse riguardo alle applicazioni della mindfulness è sempre più alto da parte della comunità scientifica, tanto che la rivista Jama ha recentemente dedicato all’argomento un intero editoriale.
“Attualmente stiamo svolgendo un programma che prevede sedute online su piccoli gruppi di pazienti”, spiega Grazzi. “I destinatari sono adulti con emicrania cronica sottoposti a un trattamento di disintossicazione da farmaci, pazienti con algie facciali atipiche che associano la terapia farmacologica a quella comportamentale, adolescenti con emicrania senza aura ad alta frequenza o cefalee di tipo tensivo. Questo trattamento è utile anche per chi convive con il dolore e deve ridimensionare l’uso dei trattamenti farmacologici cercando di usare i farmaci in modo più adeguato: la mindufulness è una pratica di meditazione antichissima, che insegna a prestare attenzione al ‘qui e ora’ e ad ‘accettare tutto quello che arriva in maniera non giudicante e accogliente’. I pazienti possono ‘essere educati alla gestione del dolore e a gestire le situazioni di crisi del dolore.”
La mindfulness è la modalità di “prestare attenzione, momento per momento in modo intenzionale e non giudicante, con l’obiettivo di ridimensionare e gestire la sofferenza e di raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza”, lavorando anche con approcci di terapia comportamentale che sono affini alla mindfulness e che la includono, come ad esempio la Acceptance and Commitment Therapy, ACT. I dati preliminari su questa sperimentazione sui piccoli gruppi di pazienti adulti e adolescenti verranno presentati al prossimo congresso della European Academy of Neurology, mentre altri studi pilota sono ancora in corso.
“Stiamo svolgendo uno studio su 180 pazienti particolarmente difficili, con diagnosi di emicrania cronica e medication overuse (eccessivo uso di sintomatici): il Ministero della Salute ha accettato il progetto di ricerca finalizzata dedicato a questi pazienti”, spiega. “Grazie alle sedute di mindfulness, i pazienti ora riescono a mantenere il vantaggio clinico ottenuto dopo il ciclo di disintossicazione e con terapia farmacologica di profilassi e hanno imparato a gestire più adeguatamente l’uso di farmaci sintomatici. Abbiamo superato il primo step anche di uno studio multicentrico che utilizza la mindfulness su pazienti in età pediatrico-adolescenziale dove cerchiamo di usare trattamenti farmacologici il meno possibile.”
Oggi per la cura del mal di testa esistono anche farmaci di nuova generazione che hanno dimostrato efficacia e sicurezza. “Sono indicati però in caso di emicrania per più di 4 giorni al mese e con conseguenze di significativa disabilità e almeno 3 insuccessi terapeutici di profilassi farmacologiche specifiche nel passato come previsto dalla AIFA; alcuni limiti per la loro prescrizione sono stati dati dalla stessa AIFA e dobbiamo per ora rispettarli”, aggiunge Grazzi. I tipi di mal di testa però sono tanti e tutti diversi con differente manifestazione clinica e per ognuno ci può essere una soluzione specifica: dall’emicrania con aura o senza aura alla emicrania cronica, dalla cefalea a grappolo alla cefalea tipo tensivo, per ogni caso ci si deve affidare allo specialista. Per un primo approccio alla patologia e in occasione della Settimana Nazionale del Mal di Testa, giovedì 12 maggio, alle ore 12:00, la dott.ssa Grazzi risponderà in diretta alle domande degli utenti sulla pagina Facebook dell’Istituto Neurologico Carlo Besta.