Il 24% della popolazione Italiana ha più di 65 anni, e le patologie dementigene legate all’invecchiamento sono in assoluto aumento. Con l’obiettivo di offrire un’opportunità di approfondimento sulle malattie neurologiche, far conoscere la complessità del cervello e ribadire l’importanza della prevenzione, il Centro Catanese di Medicina e Chirurgia CCMC, Hospital Seven e Albero della Salute hanno organizzato il convegno Invecchiamento Cerebrale e Riabilitazione Cognitiva. L’evento, svoltosi nei giorni scorsi a Catania, ha visto la partecipazione di esperti nel campo della Neurologia e del supporto psicologico, ed è stato moderato da Alfio Mauro Catalano, responsabile del servizio di Neurologia CCMC: “Tra le principali demenze, l’Alzheimer colpisce l’1% dei 60enni, con una stima di 100mila nuovi casi annui”, afferma. “L’obiettivo della nostra Casa di Cura è prevenire le patologie legate al cervello, curarle, predisporre specifici percorsi di riabilitazione cognitiva e sostenere i pazienti e coloro che se ne prendono cura […]. Esiste un rischio genetico, inoltre durante il corso della vita possono sopraggiungere dei primi segnali di deficit che possono addirittura colpire il paziente ben 15 anni prima dell’insorgenza della patologia. La nostra sfida – prosegue – è riconoscere i primi segnali e intervenire in tempi rapidi e in modo efficace. La prevenzione deve iniziare dal grembo materno: serve sviluppare una vera e propria cultura per preservare la salute dei nostri neuroni.”
“I segnali più comuni sono la perdita di memoria a breve termine e il disorientamento spazio-temporale, basti pensare ai casi più frequenti: perdere la via di casa, confondere luoghi e date, e poi anche i disturbi di umore come quando si perde l’iniziativa e l’entusiasmo quotidiano”, afferma Giuseppe Zappalà, responsabile del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze del presidio ospedaliero Garibaldi di Catania. “In questi casi la memoria ne risulta danneggiata. La memoria non è un muscolo, è una funziona cerebrale molto complessa, bisogna metterci passione per esercitarla a dovere: guardare film, organizzare gite, giocare con gli amici. Tutto questo, mette in moto una serie di attività cognitive fondamentali per un cervello allenato. Riabilitare significa stimolare neuroni, gruppi di cellule, circuiti cerebrali ad apprendere come fare le stesse cose di prima, ma in una situazione diversa.”
“È un progetto che abbiamo sposato con grande entusiasmo; è stato il primo di un percorso che vogliamo portare avanti con grande forza”, dichiara Paolo Cutello, direttore sanitario CCMC. “Ringrazio la governance e gli azionisti per aver creduto in questo progetto su cui stiamo investendo molte risorse”, afferma Daniele Virgillito, amministratore delegato CCMC. “Per noi è una mission. Oggi investire in informazione e formazione è un dovere per tutta la nostra comunità.”
Tra i relatori: Orazio Lucà, presidente A.I.M.A. ODV; Paolo Bosco, responsabile Unità Funzionale Medicina generale CCMC; Laura Lo Niglio, assistente sociale, responsabile casa di risposo Albero della Salute.