
La questione della carenza di farmaci nell’area endocrino-metabolica sul territorio è diventata un problema sempre più complesso, che compromette la continuità di cura per un numero sempre crescente di pazienti e comporta carichi gestionali aggiuntivi per gli operatori sanitari. “Il reperimento dei farmaci a base di androgeni è sempre stato problematico ma oggi da più parti giungono segnalazioni di mancata disponibilità su tutto il territorio italiano di questi farmaci: Sustanon, Testim, Testogel, Testoviron, Nebid”, denuncia Edoardo Guastamacchia, presidente AME Associazione Medici Endocrinologi. “Non conosciamo i motivi che ne determinano la carenza e chiediamo a AIFA un intervento affinché possano essere nuovamente disponibili nelle farmacie di tutta Italia”.
Tali terapie vengono utilizzate nelle condizioni di ipogonadismo maschile e come terapia di transizione nei soggetti con disforia di genere. Per ipogonadismo maschile si intende una condizione di inadeguato funzionamento dei testicoli, che determina l’insufficiente produzione di testosterone e una conseguente difettosa spermatogenesi. Dati della letteratura sulle condizioni cliniche che inducono nel maschio un quadro di ipogonadismo grave ci parlano di circa l’1% della popolazione, circa il 6% per l’ipogonadismo lieve sintomatico. La terapia con testosterone mira a sostituire il ruolo fisiologico dello steroide endogeno, proteggendo i pazienti dalle complicanze legate ad una condizione di carenza cronica (astenia, depressione, osteoporosi, insulino-resistenza, cardiopatia cronica, anemia, aumento massa grassa, diminuzione massa e forza muscolare, deficit cognitivo). I farmaci devono essere assunti in modo continuativo e sotto controllo di uno specialista endocrinologo o andrologo. “Fino ad ora, gli endocrinologi hanno cercato di aggirare la mancanza di questi farmaci proponendo altri preparati alternativi spesso, purtroppo, più costosi ma sicuramente con una farmacodinamica molto più aderente alla fisiologia secretiva del testosterone, ma oggi cominciano a mancare anche questi”, dichiara Stefania Bonadonna, responsabile gruppo di lavoro disforia di genere AME.
Ma per il presidente dell’Associazione Andrologi Italiani ASSAI, prof. Aldo Franco De Rose, Urologo e Andrologo della Clinica Urologica di Genova, niente allarmismi: “È vero che alcune tipologie di farmaci, specialmente in punture, non sono reperibili, ma è altrettanto vero che il testosterone facilmente reperibile è il Tostrex, un testosterone undecanoato sotto forma di gel che, a seconda delle indicazioni del medico, dovrà essere spalmato sul corpo al mattino, dopo la doccia, applicandolo in una parte priva di peli”. “Inoltre –prosegue De Rose – a differenza di altri, il farmaco in molte regioni italiane è a completo carico del Sistema Sanitario Nazionale, ma necessita del piano terapeutico; in pratica, può essere prescritto solo a coloro che hanno una reale carenza di testosterone. Il farmaco ha una buona performance e mantiene stabile il livello dell’ormone maschile nelle 24 ore.”