
È il secondo tumore della pelle non melanomatoso per incidenza ma il primo per mortalità. Facilmente gestibile nelle forme precoci, diventa particolarmente difficile da trattare nelle forme avanzate, tanto da rappresentare una vera e propria sfida in termini terapeutici. È il carcinoma cutaneo a cellule squamose (o spinocellulare), un tumore della pelle particolarmente aggressivo in fase avanzata o metastatica, con un notevole impatto sulla qualità di vita dei pazienti, una elevata morbidità e mortalità e una sopravvivenza media limitata, inferiore a 2 anni. Il carcinoma a cellule squamose colpisce zone molto esposte alla luce e anche molto visibili, come cuoio cappelluto, viso, orecchie, collo, braccia o gambe (forma localmente avanzata). Se non trattato, progredisce con lesioni sempre più grandi e profonde che possono avere un impatto fortemente negativo sulla qualità di vita dei pazienti. Le modifiche all’aspetto fisico, dovute al tumore stesso oppure agli interventi chirurgici effettuati per rimuoverlo, possono infatti portare a sentimenti negativi, come mancanza di fiducia in sé stessi, poca autostima, difficoltà nelle interazioni sociali, ansia e isolamento sociale.