CAR-T, Campania: 2 Centri autorizzati alla somministrazione dei linfociti ingegnerizzati contro i tumori

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon di Napoli sono i 2 Centri autorizzati alla somministrazione delle CAR-T. Le terapie finora approvate a livello europeo hanno tassi di remissione completa fino all’82% per la leucemia linfoblastica acuta, il tumore più frequente in età pediatrica; tra il 40 e oltre il 50% per i linfomi non-Hodgkin molto aggressivi (linfoma diffuso a grandi cellule B; linfoma a cellule B di alto grado; linfoma primitivo del mediastino); una risposta completa nel 53% dei pazienti con linfoma follicolare e nel 67% dei pazienti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario; e un importante miglioramento della sopravvivenza (2 anni per oltre il 50% dei pazienti) nel mieloma.

Attualmente queste terapie vengono studiate anche per l’impiego contro altre malattie ematologiche e i tumori solidi. Le CAR-T sono una speranza sempre più concreta per quei malati che non rispondono alle terapie convenzionali, ma sollevano anche interrogativi su aspetti quali sicurezza, organizzazione, costi e modalità di accesso. Quali sono gli effettivi benefici delle CAR-T? Quali forme di tumore possono curare? Quali sono i pazienti che possono beneficiarne? Dove vengono somministrate? Come vengono gestiti gli effetti collaterali? E come renderle sostenibili per il Servizio Sanitario, alla luce dei loro costi? Il “laboratorio campano” è il punto di osservazione ottimale per rispondere a queste domande e per questo motivo giunge a Napoli CAR-T – Destinazione Futuro, campagna itinerante e online promossa da AIL, Associazione Italiana Contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, realizzata con il supporto non condizionante di Bristol Myers Squibb, Janssen e Novartis, una sorta di “viaggio nel futuro” della lotta ai tumori, al quale sono invitati a partecipare pazienti, familiari, medici e Istituzioni, articolato in eventi sul territorio e attività digitali finalizzate ad accrescere l’informazione, misurare le aspettative, far emergere bisogni e criticità.

“L’impiego delle CAR-T e i risultati importantissimi fin qui ottenuti in alcuni tumori del sangue e in pazienti che non avevano più alcuna possibilità terapeutica hanno aperto uno scenario che solo alcuni anni fa era davvero impensabile e innescato una frenetica ricerca di informazioni da parte dei malati e delle loro famiglie”, afferma Giuseppe Toro, presidente nazionale AIL. “Era preciso dovere di AIL mettere a disposizione di pazienti e familiari tutte le informazioni nel modo più esaustivo e corretto possibile. Lo abbiamo fatto con il progetto CAR-T – Destinazione Futuro, campagna itinerante partita nel 2021. Riteniamo utile continuare ad informare i pazienti ematologici e gli operatori sanitari su questa nuova frontiera della medicina che, siamo convinti, aprirà nuovi orizzonti terapeutici per alcuni tumori del sangue.”