A 2 settimane dall’avvio della somministrazione del vaccino contro l’influenza, iniziata il 16 ottobre 2023 sono 359 le farmacie del Veneto che hanno aderito da subito alla campagna vaccinale antiinfluenzale 2023-2024: 17 nell’ULSS 1 Dolomiti di Belluno; 61 nell’ULSS 2 Marca Trevigiana di Treviso; 50 nelle ULSS 3 Serenissima (47) e ULSS 4 Veneto Orientale (3) di Venezia; 39 nell’ULSS 5 Polesana di Rovigo; 63 nell’ULSS 6 Euganea di Padova; 56 nelle ULSS 7 Pedemontana (23) e ULSS 8 Berica (33) di Vicenza; 73 nell’ULSS 9 Scaligera di Verona. Gli elenchi completi delle farmacie aderenti sono consultabili nei siti internet delle Aziende Sanitarie Regionali e sono in continuo aggiornamento sulla base delle adesioni che, quotidianamente, le farmacie comunicano alle rispettive ULSS di appartenenza.
“Da subito le farmacie hanno mostrato grande senso di responsabilità aderendo in maniera massiccia alla campagna vaccinale contro l’influenza. Dopo 2 settimane i numeri sono infatti in linea con quelli dell’anno scorso quando, fra 03 ottobre 2022 e 02 aprile 2023, furono circa 400 quelle aderenti in Veneto”, dichiara Andrea Bellon, presidente Federfarma Veneto. “La discesa in campo delle farmacie, coinvolte coi Medici di Medicina Generale e i Centri vaccinali delle ULSS, offre alla cittadinanza un importante vantaggio in termini di prevenzione: la prossimità e capillarità della rete delle farmacie, un orario di apertura ampio e il rapporto di fiducia che si instaura con l’utenza. Il protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione del Veneto prevede che siano le singole farmacie a dare l’adesione volontaria alle ULSS, per questo riteniamo che la lista delle farmacie vaccinatrici sia destinata ad allungarsi. Invitiamo la cittadinanza a consultare periodicamente i siti internet delle Aziende Socio Sanitarie e verificare gli elenchi, oppure chiedere al proprio farmacista di fiducia.”
In farmacia possono vaccinarsi gratuitamente i soggetti over60 anni; i maggiorenni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza e nel periodo post-partum; i donatori di sangue; i soggetti dai 18 ai 59 anni addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come, ad esempio, operatori sanitari, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco; i soggetti che, per motivi di lavoro, sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. I soggetti tra 18 e 60 anni che non hanno diritto alla vaccinazione gratuita possono ricevere la somministrazione a pagamento, al prezzo calmierato di 6,16 euro oltre al prezzo del vaccino.