U=U Impossibile Sbagliare è il claim della campagna che 10 associazioni impegnate nella lotta all’HIV lanciano per riaprire il dibattito pubblico in Italia. L’iniziativa di Anlaids Ets, Arcigay Aps, Asa Milano Odv, C.I.C.A, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Lila Onlus, Milano Check Point Ets, Nadir Ets, Nps Italia Aps, Plus Aps è patrocinata dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali SIMIT e promossa dalla Conferenza Italiana sull’Aids e la Ricerca Antivirale ICAR. “L’opinione pubblica del nostro Paese non conosce l’epidemia da HIV né tantomeno i progressi che la scienza ha fatto in questo ambito, e continua a reiterare contenuti vecchi e sbagliati, carichi di pregiudizi e stigma, che ancora oggi, dopo oltre 40anni dalle prime diagnosi, colpiscono le vite delle persone con HIV”, dichiarano le Associazioni. “Numerosi studi – già a partire dal 2011 – hanno dimostrato che le persone con HIV, che grazie alla terapia antiretrovirale raggiungono e mantengono livelli non rilevabili del virus nel sangue, non possono trasmettere il virus ad altre persone, nemmeno attraverso rapporti sessuali non protetti”, continuano le Associazioni.
Nel 2016, ricordano lo Associazioni, l’attivista per i diritti delle persone con HIV e pubblicitario newyorkese Bruce Richman ha coniato lo slogan U=U, per tradurre con un linguaggio immediato l’evidenza scientifica, contraendo nell’acronimo la formula Undetectable = Untransmittable (non rilevabile uguale non trasmissibile), ovvero le persone che vivono con l’HIV e hanno raggiunto una carica virale non rilevabile grazie a una terapia antiretrovirale efficace non possono trasmettere il virus attraverso i rapporti sessuali non protetti. Tale evidenza è stata sottolineata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, proseguono ancora le Associazioni, che ha rimarcato l’importanza di U=U nella propria Guida di prevenzione, trattamento e cura dell’HIV del 2021.
“Siamo di fronte ad un enorme passo avanti della scienza nella lotta contro l’HIV. È un fatto scientificamente dimostrato e non può essere negato”, affermano le associazioni. “E questo passo avanti ha importanti ricadute nella vita delle persone con HIV. Significa avere la stessa aspettativa di vita di qualunque altra persona, avere relazioni sessuali sane e soddisfacenti. Significa poter avere figli e figlie con la certezza di non trasmettere loro il virus. U=U significa che il rischio di trasmissione dell’HIV è 0. Significa finalmente libertà.”
Le Sssociazioni indicano quindi le 3 priorità per contrastare la diffusione del virus:
- “Pratiche sessuali più sicure, quali l’uso del preservativo e l’accesso alla profilassi pre-esposizione (PrEP), cioè ai farmaci che prevengono la trasmissione del virus anche in caso di rapporti non protetti a rischio;
- La diffusione del test di screening, che deve diventare un pratica periodica e ordinaria per tutte le persone, perché è il fenomeno dei late presenter, cioè coloro che troppo tardi, e spesso già in fase sintomatica, scoprono di aver contratto il virus, a tenere alti i numeri dell’epidemia;
- Informarsi in maniera accurata, consultare esperti e fonti autorevoli, diffondere informazioni corrette, per abbattere una volta per tutte lo stigma che ancora colpisce le persone che vivono con HIV.”
“Con questo obiettivo nasce questa campagna, per riaccendere le conversazioni nei luoghi sociali, favorire la presa di parola degli esperti e delle persone con HIV sui mass media, riaggiornare le informazioni che, se sbagliate, orientano negativamente l’opinione pubblica e intossicano le relazioni sociali. È importantissimo dirci oggi, dopo 40 anni, che se è vero che l’HIV non è ancora stato sconfitto con cure o vaccini efficaci, la vita delle persone con HIV è radicalmente cambiata.”
Lo spot della campagna, ideato e realizzato da Diversity Lab, con la direzione creativa di Giorgia Di Pasquale, ha come testimonial la speaker radiofonica e scrittrice Florencia Di Stefano-Abichain. “È lei, nelle vesti di moderna divulgatrice, a guidarci in un rapido viaggio che ripercorre domande fondamentali cui tutte e tutti sappiamo dare risposta: la Terra? è tonda; il fuoco? Brucia; 2+2? Fa 4. Risposte su cui è appunto impossibile sbagliare”, spiegano le Associazioni. “All’interno di questi incrollabili dati di fatto vogliamo si inserisca U=U, non rilevabile = non trasmissibile. È tempo che le evidenze scientifiche sull’HIV e sulle persone che vivono con l’HIV siano di pubblico dominio, andando a demolire le narrazioni stigmatizzanti degli ultimi anni, soprattutto nella comunicazione sociale.” Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della campagna, impossibilesbagliare.it.
Tra i principali studi che hanno dimostrato l’efficacia di U=U, ricordano le Associazioni, vi è HPTN 052 del 2011, un trial randomizzato in doppio cieco che ha coinvolto 1.763 coppie sierodiscordanti (coppie in cui 1 dei partner vive con HIV e l’altro no). Lo studio ha dimostrato che, tra le coppie in cui il partner con HIV ha iniziato la terapia precocemente e ha raggiunto una carica virale non rilevabile, non si sono verificati casi di trasmissione del virus all’altro partner durante una media di 2,5 anni di follow-up.
L’Opposites Attract del 2017 è stato uno studio prospettico condotto su coppie maschili omosessuali sierodiscordanti in cui il partner con HIV era in terapia antiretrovirale con una carica virale non rilevabile. Lo studio ha confermato che non sono state osservate trasmissioni dell’HIV durante il periodo di follow-up, in cui le coppie hanno avuto rapporti sessuali senza l’uso del preservativo.
Successivamente, sono stati condotti altri studi che hanno confermato questi risultati, tra cui gli studi, Partner1 e Partner2, pubblicati rispettivamente nel 2016 e nel 2019. Sono state coinvolte 1.330 coppie sierodiscordanti (in Partner1, coppie omo ed eterosessuali; in Partner2, coppie omosessuali) e sono stati monitorati 134.088 rapporti sessuali non protetti in cui la persona con HIV assumeva regolarmente la terapia HAART per mantenere la carica virale non rilevabile. In entrambi gli studi, non si è verificata nessuna trasmissione del virus dalle persone con HIV ai loro partner.