“Come ogni anno, siamo alla vigilia della vaccinazione antinfluenzale, che partirà intorno a metà ottobre in tutte le Regioni”, spiega il prof. Claudio Cricelli, presidente della Società di Medicina Generale e delle Cure Primarie, SIMG. “Occorre mantenere alta la guardia su questa epidemia, che si sospetta possa essere rilevante, sia per i dati dell’emisfero australe sia perché per 2 anni, per le misure restrittive, ha circolato poco è c’è un’immunità di comunità molto affievolita. Queste previsioni impongono la necessità di raggiungere elevati livelli di copertura. Inoltre, la vaccinazione contro l’influenza può fare da driver per altre vaccinazioni, a partire dal nuovo vaccino contro il Covid, che può essere anche somministrato nella stessa seduta senza alcun rischio per sicurezza ed efficacia. Il ruolo della Medicina Generale è come sempre di sostegno alle vaccinazioni dell’adulto a 360° e questa è un’occasione di rilancio. Proprio noi medici di famiglia possiamo indirizzare i diversi pazienti sulle forme di protezione più indicate per ciascuno.”
Il proprio medico di famiglia resta dunque il principale punto di riferimento per stabilire le forme più appropriate di prevenzione. È possibile rivolgersi anche ai servizi vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL territoriali e agli ambulatori vaccinali ospedalieri, mentre per il Covid restano in funzione alcuni hub vaccinali. “L’iniziativa Non Solo Flu: Porgi l’Altra Spalla 3.0 mira a ribadire l’importanza di vaccinarsi contro l’influenza, ma anche confermare quanto sia sicura la doppia somministrazione (anti-Covid-19 ed antinfluenzale), soprattutto per gli anziani”, dichiara il dott. Antonio Ferro, presidente SItI, Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. “È fondamentale che le persone non aspettino l’ultimo momento a vaccinarsi. Quest’anno dovremo affrontare un’influenza particolarmente ‘aggressiva’, visto che le nostre difese immunitarie, negli ultimi due anni, per via della Pandemia, non sono state sollecitate.”
NON SOLO COVID-19 E INFLUENZA. ANCHE HERPES ZOSTER, PNEUMOCOCCO E MENINGOCOCCO
“Ci sono tre importanti malattie infettive da cui bisogna proteggersi: pneumococco, Herpes Zoster e meningococco”, dichiara il prof. Claudio Mastroianni, presidente Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, SIMIT. “In particolare, l’Herpes Zoster (spesso noto come Fuoco di Sant’Antonio) è una malattia gravata da severe complicanze soprattutto nei soggetti sottoposti a terapie immunosoppressive e che compromette in maniera importante la qualità della vita delle persone che ne sono affette. Da non sottovalutare lo pneumococco, che è la più frequente causa di polmonite, soprattutto nei soggetti anziani, in cui può avere una evoluzione sfavorevole. Oggi abbiamo la possibilità di utilizzare dei vaccini estremamente efficaci, che prevengono queste infezioni con sicurezza senza effetti collaterali. Inoltre, con una maggiore prevenzione si evitano ospedalizzazioni e uso inappropriato di antibiotici, contribuendo così alla lotta all’antibiotico-resistenza, che rappresenta uno dei più seri problemi di sanità pubblica nei prossimi decenni.”