Attenzione alla perdita del senso di orientamento: potrebbe essere il primo segnale della demenza

La demenza senile (o demenza di Alzheimer) è una malattia determinata dalla distruzione dei neuroni cerebrali con la progressiva perdita delle funzioni mentali. Ne derivano perdita della memoria, disturbi della parola, incapacità di eseguire movimenti coordinati; se compare prima dei 65 anni è detta demenza presenile. Ebbene, la perdita del senso dell’orientamento potrebbe rappresentare il primo campanello di allarme per lo sviluppo di demenza. È quanto emerge da una revisione di ricerche precedenti guidata dal German Center for Neurodegenerative Diseases (DZNE).

Al momento, l’Alzheimer viene diagnosticato in base alla storia medica, ai fattori di rischio genetici e alle prestazioni in test che misurano la memoria, il linguaggio e il ragionamento, ma i ricercatori suggeriscono che i problemi di orientamento siano tra i primi segni di progressione della malattia. I cambiamenti che intervengono con l’età nel modo in cui “mappiamo” i dintorni e costruiamo o seguiamo le direzioni (ciò che viene definita anche “capacità di navigazione”) sono stati studiati meno rispetto agli effetti sulla memoria e sull’apprendimento, ma possono costituire uno strumento di base per una diagnosi precoce di malattie come l’Alzheimer. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neuron.