
Inaugurato nei giorni scorsi il nuovo acceleratore lineare in dotazione al Reparto di Radioterapia dell’ASST Bergamo Ovest. Il finanziamento PNRR di circa 2milioni di euro ha consentito di acquistare e installare un’apparecchiatura di nuova generazione, completa di gating respiratorio, sistema di posizionamento paziente, sistemi di dosimetria in vivo e immobilizzatori per paziente. La Direzione Generale Welfare, si legge in un comunicato, ha inoltre stanziato ulteriori fondi per l’installazione dell’acceleratore lineare e delle apparecchiature accessorie pari a circa 227mila euro; l’ASST Bergamo Ovest ha investito sulla sicurezza informatica della SC Radioterapia, potenziando l’infrastruttura di rete dedicata alle tecnologie presenti.
I lavori di ristrutturazione del bunker della Radioterapia e la successiva sostituzione programmata dell’acceleratore lineare ormai datato (installato nel 2006 e aggiornato nel 2013) sono iniziati lo scorso 06 maggio; la Radioterapia è comunque rimasta sempre operativa per garantire le attività. Dopo la benedizione, impartita da Don Angelo Rossi, cappellano dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio, e il taglio del nastro, sono intervenute le Autorità presenti: “Con questa nuova apparecchiatura, la Radioterapia inserita nel nostro Dipartimento Oncologico rafforza il suo ruolo di punto di riferimento del territorio provinciale, e non solo, per la cura delle patologie oncologiche”, dichiara Giovanni Palazzo, direttore generale dell’ASST Bergamo Ovest. “L’installazione di questo nuovo acceleratore consentirà l’offerta di prestazioni di qualità superiori in termini di precisione e durata dei trattamenti, sempre nell’ottica del miglioramento delle cure ai nostri pazienti. Ringrazio la Regione Lombardia per aver inserito questo progetto come prioritario all’interno dei finanziamenti concessi e tutti i nostri professionisti che, con un grosso lavoro di squadra, hanno permesso di rispettare le tempistiche previste e in 6 mesi di riprendere le attività nel corso del 2024.”
“Nel corso degli anni la Radioterapia dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio ha migliorato in modo esponenziale il livello qualitativo dei trattamenti radianti, fino ad arrivare a sedute con dosi personalizzate e ad alta precisione, che hanno permesso una riduzione del numero di frazioni pur mantenendo radicale e curativa la dose totale al tumore”, afferma Agostina De Stefani, direttore della Struttura Complessa di Radioterapia. “Inizialmente, nel 2006, venivano eseguiti solo trattamenti tridimensionali in 3D; nel 2009 è stata implementata la tecnica ad intensità modulata IMRT, e nel febbraio 2010 è stato installato un sistema di controllo respiratorio per il risparmio della dose al cuore nelle patologie oncologiche toraciche; dal 2014 è stata implementata la tecnica IMRT volumetrica VMAT ed, infine, nel 2019 è stata implementata la tecnica radioterapia stereotassica SBRT su piccoli volumi con alte dosi in poche sedute per il trattamento delle metastasi cerebrali e metastasi ossee, garantendo un elevato livello di cura. Tuttavia, a seguito della vetustà dell’acceleratore e della necessità di ulteriore implementazione tecnologica, si è resa pertanto indispensabile la sostituzione dell’apparecchiatura. L’attuale acceleratore, di ultima generazione, consentirà di ottimizzare la dose al tumore e di implementare ulteriormente i trattamenti stereotassici. L’apparecchiatura sarà inoltre corredata da un sistema di surface guided radiotherapy SGRT per il controllo del posizionamento del paziente durante la seduta di trattamento, riducendo al minino la dose indirizzata sugli organi sani vicini, al fine di garantire un trattamento più preciso e una migliore qualità di vita e di un nuovo sistema controllo del respiro. In quest’occasione – prosegue – desidero fare alcuni ringraziamenti: ai nostri pazienti, che nei mesi di cantierizzazione con la sospensione delle terapie a Treviglio hanno accettato di rivolgersi ad altri Centri; alle Strutture di Radioterapia, che ci hanno supportato ricevendo i nostri pazienti; a Ezio Pelosi, artista trevigliese che, venuto a sapere dei lavori in Reparto, ci ha donato dei quadri che hanno permesso di rendere sempre più confortevole l’ambiente di lavoro e di cura dei nostri pazienti.”
“Oggi tutti noi abbiamo potuto toccare con mano lo sviluppo sanitario di questo territorio”, afferma l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. “Siamo ora in un Reparto classico per la gestione di terapie oncologiche, problematiche che rappresentano sicuramente una delle priorità sia per chi cura, sia per chi organizza le strategie di assistenza.”
Nel 2023 sono stati trattati 420 pazienti, principalmente per neoplasie mammarie, prostatiche e lesioni metastatiche.
PAZIENTI TRATTATI 2023
- Pazienti totali 420;
- Pazienti con K mammella 180;
- Pazienti con K polmone 11;
- Pazienti con K prostata 60;
- K ginecologiche 21;
- K ORL 20;
- K retto 16;
- K esofago 3;
- Metastasi 90;
- Linfomi 6;
- K cute 16;
- K encefalo 4 (0.6%).
Nel 2024 l’attività è diminuita per effetto della sospensione dei trattamenti dovuta alla sostituzione dell’acceleratore lineare:
- “I pazienti trattati dall’01.01.24 al 03.05.24 (inizio cantiere il 06.05.24) sono stati 142;
- Le principali rimangono comunque tumori mammari, prostata e metastasi;
- Le tecniche di trattamento principali sono 3D conformazionale, radioterapia ad intensità modulata, trattamenti con elettroni, stereotassi;
- Durante la sospensione da maggio ad agosto i pazienti inviati presso altri Centri sono stati circa 30 al mese;
- Da settembre abbiamo ripreso in carico i pazienti con patologia tumorale differibile (K mammella e prostata per la maggior parte); le classi 1-2 (con inizio RT entro 1 mese) sono state riprese in carico da metà ottobre.”
Dal 07 novembre 2024 è entrato in funzione il nuovo acceleratore (inizialmente con orario parzialmente ridotto per consentire ai Fisici Medici di proseguire le misure dosimetriche per i fasci di elettroni):
- “59 pazienti hanno iniziato la radioterapia;
- 39 pazienti hanno terminato la radioterapia;
- Giornalmente sull’acceleratore vengono trattati in media 20 pazienti;
- Le visite radioterapiche sono state 79 (41 a novembre e 38 a dicembre).”
Pazienti presi in carico in prima visita in attesa di TAC di centratura:
- “32 pazienti in Classe 3 (inizio radioterapia entro 90 giorni), di cui 10 con K mammella e 22 con K prostata);
- 2 pazienti in Classe 4 (pazienti in chemioterapia, inizio della radioterapia differito).”