Anche per il 2015, con l’aumento della popolarità dei NoVac, le coperture vaccinali pediatriche a 24 mesi confermano l’andamento in diminuzione in quasi tutta Italia. Un calo che riguarda sia le vaccinazioni obbligatorie (anti-difterica, anti-polio, anti-tetanica, anti-epatite B), che alcune di quelle raccomandate. Le uniche coperture che mostrano un incremento del dato nazionale sono pneumococco e meningococco (nei due anni precedenti avevano registrato bassi valori in alcune Regioni e PA). Questo è quanto emerso dai nuovi dati resi pubblici dal ministero della Salute.
“In questi ultimi anni si sta assistendo a una preoccupante diminuzione delle adesioni alle vaccinazioni, obbligatorie e consigliate, proposte dal Ministero della Salute”. “Il risultato è che purtroppo le coperture vaccinali, in modo particolare quelle relative ad alcune patologie come la rosolia, il morbillo, la parotite – che alla fine degli anni ‘90 avevano raggiunto livelli soddisfacenti di adesione – ora sono scese ben al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, costituendo di fatto un grosso rischio per la salute dei bambini e in generale per la salute pubblica. Sia gli operatori della sanità che l’opinione pubblica in generale devono comprendere che i vaccini sono stati e sono tuttora una delle armi più efficaci e più sicure sia per la prevenzione delle malattie infettive che per ridurre le complicanze o le riacutizzazioni nelle malattie croniche dovute nei mesi invernali anche alla sindrome influenzale” dichiara Gianluigi Spata, Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Como e medico di Medicina generale.
In particolare, la copertura media per le vaccinazioni contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae è stata del 93,4 per cento, in calo rispetto agli anni precedenti (94,7 per cento nel 2014, 95,7 per cento nel 2013 e 96,1 per cento nel 2012). Solo 6 Regioni hanno superato la soglia del 95 per cento per la vaccinazione anti-polio, mentre 11 sono addirittura sotto il 94 per cento. I dati di copertura vaccinale per morbillo e rosolia sono passati dal 90,4 per cento nel 2013 all’85,3 per cento nel 2015.
Per fermare la tendenza anti-vaccini e contrastare la disinformazione e i pregiudizi infondati di tante famiglie, l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como, con il patrocinio di FNOMCEO, scende in campo con una campagna di comunicazione sociale: dal 17 al 31 ottobre in tutta la città di Como verranno affissi 10 poster di 6 x 3 metri e 30 stendardi bifacciali 140 x 200, oltre a 40 manifesti 200 x 140.
La resistenza alle vaccinazioni è in gran parte dovuta alle campagne anti-vaccino che imperversano su siti web di discutibile valore scientifico e sui social network. Tali fonti mettono in dubbio la sicurezza e il valore delle vaccinazioni, soprattutto quelle dei bambini.
La diminuzione dei vaccini è quindi dovuta, in gran parte, a ingiustificati allarmismi sull’efficacia e sulla possibile correlazione fra vaccini e alcune patologie estremamente invalidanti, come ad esempio il presunto rapporto fra vaccinazioni e autismo, già chiaramente smentito dalla ricerca scientifica.
“Le mamme e i papà non devono avere paura delle vaccinazioni, che sono sicure ed efficaci – sostiene Daniele Lietti, Direttore U.O. di Pediatria all’Ospedale Valduce di Como e Consigliere dell’Ordine –. Come per ogni farmaco, esiste la possibilità di effetti collaterali, ma il rischio che corrono i nostri bambini se non sono vaccinati è molto maggiore. Il calo dell’adesione alle vaccinazioni è un grave pericolo per i nostri bambini e per la popolazione intera. Non sono opinioni o credenze, sono fatti dimostrati da statistiche epidemiologiche su larga scala. Per questa ragione l’ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Como s’impegna in questa campagna di sensibilizzazione a sostegno delle vaccinazioni”.