Artrite reumatoide, fibrillazione atriale e acromegalia si curano con il progetto “Vicini di Salute”

Migliorare la continuità assistenziale, potenziare le cure domiciliari mantenendo costante il monitoraggio delle condizioni cliniche, utilizzare tecnologie innovative di teleassistenza per supportare in maniera continuativa il paziente lungo tutto il percorso di cura: sono questi gli obiettivi di “Vicini di Salute”, il progetto educazionale per i pazienti che soffrono di patologie croniche come artrite reumatoide, fibrillazione atriale e acromegalia.

Il progetto, che coinvolge l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma, l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT) e il Policlinico di Milano, ha come focus specifico i pazienti che soffrono di artrite reumatoide, fibrillazione atriale e acromegalia. Si tratta di patologie croniche in cui il supporto al paziente nel percorso di diagnosi e cura è fondamentale: da un lato per garantire al paziente stesso le migliori cure e qualità della vita grazie alla gestione da remoto e dall’altro per permettere alla struttura sanitaria di offrire un servizio sempre più personalizzato ed efficace.

“Vicini di salute” recepisce le linee guida espresse dal Piano Nazionale della Cronicità che individua proprio negli strumenti digitali una delle leve per supportare la presa in carico del paziente cronico all’interno della continuità assistenziale e l’ottimizzazione dei modelli organizzativi all’interno degli ospedali. In Italia, si stima che a soffrire di malattie croniche sia il 39,1% della popolazione, con l’ipertensione, l’artrite/artrosi e le allergie a guidare la classifica delle patologie più diffuse, mentre il numero dei malati rari è di circa 2 milioni. E sono ancora molti i bisogni insoddisfatti dei pazienti. La partnership tra Pfizer e Philips vuole cercare di colmare questa distanza grazie all’adozione delle più moderne tecnologie in grado di rendere possibili percorsi personalizzati per ciascuna area terapeutica.

Le strutture ospedaliere coinvolte nel progetto hanno infatti selezionato 90 pazienti, 30 affetti da fibrillazione atriale, 30 da artrite reumatoide e 30 da acromegalia, che utilizzeranno dei tablet appositamente configurati per le tre diverse patologie, in modo da essere costantemente collegati con il medico e ricevere reminder rispetto all’aderenza alla terapia e al follow-up, alle richieste di monitoraggio dei parametri vitali, oltre a messaggi motivazionali. Il medico è così in grado di avere sotto controllo le condizioni del paziente e può intervenire in caso di necessità. Ed è proprio questa la duplice anima al centro del progetto: da un lato la formazione continua del personale della struttura sanitaria, che può monitorare costantemente il paziente a carico; dall’altra l’empowerment del paziente, che grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e integrate migliora la propria esperienza di cura grazie alla vicinanza costante con il medico e a un maggior coinvolgimento nel proprio percorso di gestione della malattia.